
L’aumento dei costi si riflette anche sui conti correnti, che nel 2022 e nel 2023 sono risultati più salati rispetto al passato. A farne letteralmente le spese sono pensionati, famiglie e giovani. In questo quadro, quali sono quelli più convenienti? Per scovarli, Altroconsumo ha svolto un’indagine proprio sui costi nei principali istituti di credito per l’operatività dei conti correnti allo sportello e online. Ecco quanto emerso.
Secondo la consueta rilevazione di Altroconsumo per L’Economia del Corriere della Sera, tra febbraio 2022 e febbraio 2023 c’è stata una crescita dell’Icc (indicatore del costo complessivo) dei conti più evidente tra quelli tradizionali usati allo sportello e meno in quelli online ed innovativi.
Nel dettaglio, tra i conti tradizionali la crescita è in media per tutti i profili dell’8.65% in un anno. La causa è da rintracciare soprattutto nella crescita dei costi fissi. Altroconsumo ha segnalato, ad esempio, per Intesa San Paolo Conto Xme una crescita dell’Icc in un anno di ben 45 euro per il canone mensile e i canoni delle carte. Rimane fermo a zero invece l’Icc per i giovani; per CheBanca! Il canone annuo è passato da 24 euro a 48 euro; Deutsche Bank e Credit Agricole hanno aumentato spese fisse di liquidazione e canoni.
Bisogna poi ricordare il tema degli interessi, aumentati in seguito alle misure adottate dalla Bce a partire da luglio 2022. Secondo l’analisi di Altroconsumo, gli interessi riconosciuti sulle giacenze sono zero o prossimi allo zero; mentre crescono gli interessi passivi applicati sul rosso di conto corrente che aumentano in media del 4,15%, passando da una media del 17,08% nel 2022 al 17,8% del 2023.
Per giovani, famiglie e pensionati i rincari sono stati rispettivamente del 10% in media, a 76 euro; dell’8,11%, a 160 euro; del 7,86%, a 151 euro.
Per i costi si registra un aumento generalizzato: in Crédit Agricole arrivano a 180,19 euro; in Intesa a 204,80, in CheBanca! a 120,36 euro, in Deutsche Bank a 118 euro. Il conto più conveniente per famiglie e pensionati risulta essere quello di Mps (rispettivamente 92,60 e 86,60 euro), per i giovani invece è quello di Intesa.
Per quanto riguarda le banche online e alternative, in un anno il costo medio nel panel considerato (Bbva, Mediolanum, Hello Bank!, Buddybank, Fineco, Ing, Sella, Webank, Widiba e illimity) è salito del 2% per le famiglie, del 2,97% per i giovani e dell’1,53% per i pensionati.
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