"Il settore bancario europeo resta forte in termini di aggregato di capitale e di posizioni di liquidità. Il capitale è molto più alto di quanto fosse 15 anni fa, prima della crisi finanziaria, con un coeffciente Cet1 del 15% alla fine di settembre. La posizione sulla liquidità delle banche europee è robusta". Lo afferma la presidente della Bce, Christine Lagarde in qualità di presidente dello European Systemic Risk Board durante l'audizione trimestrale al Parlamento europeo.
"Se si guarda ai coefficienti medi sulle liquidità sono chiaramente al di sopra dei minimi regolamentari e anche sopra i livelli pre pandemici. Anche se si guarda alla composizione di questi margini sulle liquidità - ha aggiunto - la parte preponderante sono contanti e depositi presso la banca centrale" (quindi di elevata qualità). Nonostante ciò, ha affermato Lagarde, "gli sviluppi nei settori bancari e dei mercati finanziari nelle ultime settimane mettono in rilievo la necessità di restare vigili sulle vulnerabilità, in un contesto macro economico e finanziario impegnativo".
Esposizone bassa alle obbligazioni di Credit Suisse
L'esposizione delle banche dell'Ue alle obbligazioni (At1) di Credit Suisse che verrebbero azzerate nel piano di salvataggio tramite l'acquisizione da parte di Ubs "è molto limitata, parliamo non di miliardi ma di milioni" di euro"
"Sulla valutazione delle esposizioni delle banche europee al Credit Suisse potrete chiedere meglio domani a Andrea Enria", il presidente del Meccanismo unico di Vigilanza bancaria della Bce che terrà a sua volta una doppia audizione al Parlamento Ue. "Ma non e sono totalmente disinteressata alla questione ho chiesto di investigare e un primo feedback indica che l'esposizione è molto limitata - ha aggiunto - in particolare sulle emissioni At1".
Rendere mirate le misure energetiche
Alla Bce "abbiamo ripetutamente detto, in modo molto chiaro, che questo è il momento per le autorità di bilancio di ritirare i sostegni che erano stati decisi per aiutare in maniera ampia le popolazioni rispetto all'impatto dei rincari dell'energia. Ma abbiamo osservato che nonostante le raccomandazioni di rendere questi programmi temporanei, mirati e disegnati in modo da non rimuovere l'incentivo a consumare meno, probabilmente solo il 25% ha queste caratteristiche". Lo ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde durante una audizione al Parlamento europeo.
"Ora è veramente il momento di farlo, perché l'assenza di una simile ricalibrazione le due politiche, monetarie e di bilancio, lavorerebbero in direzioni opposte e questo - ha avvertito - ci spingerebbe a stringere la linea monetaria di più, andando avanti".
Consumi e investimenti calati
L'attività economica dell'eurozona "ha ristagnato nel quarto trimestre del 2022", una dinamica "leggermente migliore di quanto ci attendevamo a dicembre. Tuttavia la domanda del settore privato è marcatamente calata". Lo ha riferito la presidente della Bce, Christine Lagarde nelle sue dichiarazioni introduttive alla audizione trimestrale al Parlamento europeo.
"L'alta inflazione, il prevalere delle incertezze e l'inasprimento delle condizioni di finanziamento hanno intaccato i consumi privati e gli investimenti - ha aggiunto - che sono rispettivamente calati dello 0,9% del 3,6%". Chiaramente le tensioni sulla stabilit? finanziaria possono avere un impatto sulla domanda, che al momento è incerto ma bisognerà tenerne conto nelle valutazioni sulle prospettive economiche. Lo si vedrà nelle nostre prossime previsioni" (che verranno aggiornate fra tre mesi).
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