Ha influito lo stop della cessione del credito e dello sconto in fattura
Commenti: 0
Superbonus mef
Pixabay
Askanews

Al 30 aprile 2023, sulla base delle comunicazioni di cessione all'Agenzia delle Entrate e dei dati dell'Enea risultavano in corso 407.000 interventi edili incentivati per un ammontare di 74,6 miliardi ammessi a detrazione a cui corrisponde un beneficio effettivo di 82 miliardi. Lo hanno riferito i tecnici del Ministero dell'economia e delle finanze in una audizione alla Camera nell'ambito dell'indagine conoscitiva sugli effetti dei bonus edilizi.

Per il superbonus è stata registrata "una dinamica crescente a partire dal 2021" ma ad aprile 2023 si è avuto "un netto rallentamento" sia degli investimenti che dei lavori ultimati, rallentamento dovuto essenzialmente "all'intervento di blocco dello sconto in fattura e della cessione del credito" deciso dal governo.

La differenza tra stime iniziali e stime aggiornate ex post dei costi per il superbonus e il bonus facciate è pari a 45,2 miliardi di euro nel periodo 2020-2025 (considerando le annualità per usufruire delle agevolazione). I dati sono stati resi noti dai tecnici del Ministero dell'economia e delle finanze nel corso di una audizione alla Camera.

In particolare, è stato spiegato che per i vari bonus edilizi ad esclusione del superbonus e bonus facciate le stime di costo sono rimaste invariate. Invece, a causa dell'andamento crescente del superbonus e del bonus facciate è stato necessario rivedere al rialzo la stima dei costi complessivi arrivando a 116 miliardi (da 70,9 miliardi). L'onere del superbonus, da una stima iniziale di 35 miliardi è arrivato a 67,12 miliardi. Le stime dei costi del bonus facciate sono lievitate da 5 miliardi a circa 19. Le nuove stime sono già state considerate nelle previsioni degli andamenti di finanza pubblica.

 

Vedi i commenti (0) / Commento

per commentare devi effettuare il login con il tuo account