
Dopo la crisi prodotta dalla pandemia di Covid-19, il Decreto Rilancio 2020 ha introdotto il Superbonus 110 come maxi-incentivo per favorire la ripresa del settore edilizio italiano, questa volta in chiave di efficienza energetica. Tale agevolazione fiscale, prevista anche per l’anno in corso, ha visto l’introduzione di qualche novità, soprattutto per quanto riguarda le modalità di inserimento del Superbonus 110 in dichiarazione dei redditi 2023. Vediamole meglio di seguito.
Superbonus 110, cos’è
Il Superbonus 110 è un beneficio fiscale, regolamentato dall'articolo 119 del decreto-legge n. 34/2020 (decreto Rilancio), che consiste nella possibilità di detrarre il 110% delle spese sostenute a partire dal 1° luglio 2020 per effettuare specifici interventi volti a migliorare l'efficienza energetica, il consolidamento strutturale o la riduzione del rischio sismico degli immobili.
Tra gli interventi agevolati rientrano anche l'implementazione di impianti fotovoltaici e di infrastrutture specifiche, finalizzate a ricaricare i veicoli elettrici negli edifici. Attualmente, il Superbonus 110 in detrazione fiscale si aggiunge ad altre agevolazioni, già in vigore da anni, come per esempio l’Ecobonus o il Sismabonus. Per il 2023, tale sostegno fiscale è stato riconfermato, anche se la detrazione per le spese effettuate nell’anno in corso è passata dal 110 al 90%.
Chi può usufruire del Superbonus 110 in detrazione fiscale?
L’Agenzia delle Entrate ha specificato che, per poter usufruire del Superbonus 110 in detrazione fiscale, è necessario che i lavori siano stati effettuati da:
- condomìni;
- persone fisiche, non coinvolte nell'esercizio di attività di impresa, arti e professioni, che siano titolari o detentori dell'immobile oggetto dell'intervento;
- persone fisiche, anch’esse non coinvolte nell'esercizio di attività di impresa, arti e professioni, che siano proprietari (o comproprietari con altre persone fisiche) di immobili composti da 2 a 4 unità immobiliaridistintamente accatastate;
- istituti autonomi case popolari (IACP) comunque denominati o altri enti che rispettano i requisiti della legislazione europea sul "in house providing" e che possiedono o gestiscono immobili di edilizia residenziale pubblica per conto dei comuni;
- cooperative di abitazione a proprietà indivisa che possiedono immobili e li assegnano in godimento ai propri soci;
- organizzazioni non a scopo di lucro che svolgono attività di utilità sociale, come le organizzazioni di volontariato o le associazioni di promozione sociale;
- associazioni e società sportive dilettantistiche, limitatamente a quegli interventi destinati esclusivamente agli immobili o a parti di questi adibiti a spogliatoi.
Al momento, anche i soggetti Ires possono beneficiare del Superbonus 110 in detrazione 730 solo per quei lavori trainanti effettuati sulle parti comuni in edifici di carattere condominiale.

Su quali lavori è applicabile il Superbonus?
Tra i lavori ammessi per poter godere del Superbonus 110 in detrazione fiscale, è possibile distinguere due tipologie differenti:
- interventi trainanti, ossia lavori considerati “obbligatori” per accedere all’agevolazione. Tra questi sono compresi gli interventi di isolamento termico sugli involucri, di sostituzione degli impianti di riscaldamento e di riduzione del rischio sismico;
- e interventi trainati, ossia lavori accessori che devono essere necessariamente svolti in concomitanza con uno degli interventi trainanti per poter usufruire dell’agevolazione. Tra questi rientrano i lavori volti ad un miglioramento energetico, all’installazione di impianti solari fotovoltaici e sistemi di accumulo, all'implementazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici e all’eliminazione delle barriere architettoniche.
Attualmente, l’accesso al Superbonus 110 in detrazione fiscale è garantito anche da interventi volti ad installare tende da sole e zanzariere, le quali intervengono positivamente sul rendimento energetico di un edificio.
Come portare le spese del Superbonus 110 in detrazione 730/2023
Dal 17 febbraio 2023, la cessione del credito d'imposta e lo sconto in fattura per gli interventi edilizi sarà garantita solo per i lavori già avviati e per coloro che hanno presentato la Comunicazione di inizio lavori. Questo significa che, per le nuove opere edilizie, l’unico modo possibile per continuare a beneficiare del Superbonus 110 è attraverso la corretta compilazione del nuovo modello 730/2023. Il primo passo da fare, per immettere il Superbonus 110 in dichiarazione dei redditi 2023, è quello di indicare nel “quadro E - Oneri e spese” l’importo sostenuto per la realizzazione degli interventi.
A questo punto è necessario seguire le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate per la compilazione delle altre sezioni:
- sezione A III, questa va compilata solo nel caso di spese legate ad interventi di recupero del patrimonio edilizio. In questo caso, la compilazione dei righi (rispettivamente E41, E42, E43) cambia in base all’anno e al tipo d’immobile oggetto di lavori;
- sezione B III, per la quale vanno compilati i righi da E51 a E53 con informazioni di vario genere, quali ad esempio i dati catastali dell’edificio oggetto di interventi;
- sezione C III che va compilata solo per quei lavori che prevedono l’installazione di colonnine di ricarica elettrica;
- e infine sezione IV, aggiunta per compilazione del nuovo modello 730/2023.
Ovviamente, per evitare di commettere errori nell’inserimento del Superbonus 110 in dichiarazione dei redditi 2023 è sempre bene consultare il sito ufficiale dell’Ente AdE.

FAQ
Come detrarre Superbonus 110?
Oggigiorno, è possibile usufruire del Superbonus attraverso due modalità differenti: 1) effettuare la dichiarazione dei redditi, in modo da poterlo sfruttare come detrazione vera e propria nel Modello 730 o nel Modello REDDITI; 2) optare per la via alternativa della cessione del credito o dello sconto in fattura.
Come si inserisce il 110 in dichiarazione?
Per essere inserito nel modello 730 della dichiarazione dei redditi, il Superbonus 110 deve essere indicato nella sezione IV del quadro E, in particolar modo nei righi che vanno da E61 a E62, dove ogni colonna richiede un dato specifico.
Come portare in detrazione il Superbonus 110?
Per portare in detrazione il Superbonus 110 è possibile applicarlo come detrazione fiscale nel modello 730 oppure nel modello REDDITI oppure optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito. Per assicurarsi di poter usufruire del Superbonus 110 è opportuno seguire con attenzione le procedure previste dall’Agenzia delle Entrate.
Chi non ha capienza IRPEF può usufruire del Superbonus?
L’Agenzia delle Entrate ha confermato che può usufruire del Superbonus anche chi non ha capienza IRPEF. Questo perché il contribuente possiede comunque un reddito immobiliare (rendita catastale dell'immobile) che contribuisce alla formazione del reddito complessivo. Pertanto, in assenza di un'imposta lorda su cui applicare la detrazione del 110%, rimane comunque la possibilità di scegliere una delle alternative (sconto in fattura o cessione del credito) per usufruire del Superbonus.
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