La mensilità di luglio 2023 rappresenterà l’ultima ricarica del reddito di cittadinanza per gran parte dei beneficiari. Il governo Meloni, infatti, aveva previsto che il sussidio non possa essere percepito per più di 7 mensilità nell’anno in corso, prima del definitivo superamento a partire dal 1º gennaio 2024 con l’introduzione dell’assegno di inclusione. Scopriamo chi continuerà comunque a percepire le ricariche sulla Rdc card e cosa cambia dal prossimo anno.
Ultima ricarica per il reddito di cittadinanza
Quella di luglio 2023, come detto, sarà l’ultima ricarica del reddito di cittadinanza per gran parte dei beneficiari. La legge di Bilancio, quest’anno, ha previsto che dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, il sussidio venga riconosciuto nel limite massimo di 7 mensilità. Chi ha iniziato a percepire il reddito di cittadinanza da gennaio, quindi, non lo riceverà più a partire da agosto.
In ogni caso, inoltre, l’erogazione del reddito di cittadinanza non potrà proseguire oltre il 31 dicembre 2023 e si decade dal diritto al sussidio dopo il rifiuto della prima offerta di lavoro congrua.
Chi continuerà a percepire il reddito di cittadinanza?
Continueranno a ricevere il reddito di cittadinanza fino a dicembre 2023, invece, i nuclei familiari al cui interno vi siano persone con disabilità, minorenni o persone con almeno sessant’anni di età.
Assegno unico e reddito di cittadinanza, cosa cambia?
L’Inps ha comunicato che l’assegno unico non sarà più erogato d’ufficio, come è avvenuto sinora, insieme al reddito di cittadinanza. I nuclei familiari che hanno diritto alla prestazione anche dopo la scadenza delle sette mensilità del sussidio, infatti, dovranno presentare una domanda per il riconoscimento dell’assegno entro l’ultimo giorno del mese di competenza del reddito di cittadinanza.
Anche i nuclei ai quali non si applica il limite di fruizione del reddito di cittadinanza per le sette mensilità, dovranno presentare una domanda per il riconoscimento dell’assegno unico se percepiscano la quota integrativa. La richiesta va presentata entro l’ultimo giorno del mese di competenza del reddito di cittadinanza per percepire l’assegno unico con continuità a partire dal mese successivo alla cessazione dei pagamenti su Rdc card.
Cosa cambia dal 2024?
Dal 1º gennaio 2024 il reddito di cittadinanza verrà definitivamente sostituito dall’assegno di inclusione, che verrà erogato dall’Inps direttamente su una carta d’inclusione ricaricabile. La somma riconosciuta ai beneficiari potrà essere utilizzata solo per le spese di necessità. La misura è erogata per 18 mesi. Poi dopo un mese di stop è rinnovata per periodi ulteriori di 12 mesi. Allo scadere dei periodi di rinnovo di 12 mesi è sempre prevista la sospensione di un mese.
La normativa sull’assegno di inclusione prevede che, se uno o più componenti del nucleo familiare inizino un’attività di lavoro dipendente nel corso dell’erogazione del sussidio, il maggior reddito da lavoro percepito non concorre alla determinazione del beneficio economico, entro il limite massimo di 3mila euro lordi annui.
I richiedenti devono rispettare alcuni requisiti, come:
- essere residenti in Italia da almeno cinque anni;
- avere un Isee di 9.360 euro e un reddito familiare inferiore a 6.000 annui moltiplicati per la scala di equivalenza;
- avere un valore del patrimonio immobiliare, come definito ai fini Isee, diverso dalla casa di abitazione di valore ai fini Imu non superiore a euro 150mila, non superiore ad euro 30.000, e non si devono possedere navi, imbarcazioni, autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc.
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