L'inflazione nel Regno Unito resta elevata al 7,9%
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Askanews

La Banca d'Inghilterra ha alzato i tassi di interesse sulla sterlina di 25 punti base, portando il riferimento al 5,25%. La decisione è in linea con le attese prevalenti, laddove una quota minoritaria di esperti si attendeva un nuovo aumento da 50 punti base. L'inflazione in Gran Bretagna resta elevata, al 7,9% secondo gli ultimi dati ufficiali, e anche la Bank of England (come la Bce) ha come obiettivo di stabilità dei prezzi un carovita al 2%.

Secondo quanto riporta un comunicato, la decisione è stata presa a maggioranza dal direttorio, laddove un quota minoritaria ha votato per un rialzo da mezzo punto percentuale. La decisione odierna è stata assunta con un voto di 6 favorevoli e 3 contrari dal direttorio della Banca d'Inghilterra. Il comunicato diffuso a seguito della riunione precisa che 2 componenti avrebbero preferito un aumento dei tassi da 50 punti base, mentre il terzo contrario era per lasciare i tassi invariati.

L'istituzione si attende una crescita economica di fondo attorno allo 0,2% a livello trimestrale sul breve termine, anche se "alcuni recenti indicatori hanno mostrato segni di indebolimento". Le condizioni del mercato del lavoro restano tirate ma in qualche misura si stanno attenuando. La crescita dei salari resta vigorosa ma dovrebbe frenare, mentre la Banca d'Inghilterra prevede che la moderazione dell'inflazione prosegua a sua volta fino a calare "attorno al 5% per la fine dell'anno". L'obiettivo del 2% verrebbe raggiunto nel secondo trimestre del 2025, secondo le ultime previsioni della Boe.

Boe: se pressioni prezzi persistessero altri rialzi tassi

Con i rialzi dei tassi operati dall'inizio del ciclo restrittivo, a cui si sono aggiunti altri 25 punti base, l'attuale linea della politica monetaria della Banca d'Inghilterra viene giudicata "restrittiva" dalla stessa istituzione. Nel comunicato diffuso al termine del direttorio, l'istituzione avverte che "monitorer? attentamente le indicazioni di persistenti pressioni inflazionistiche e resilienza nell'insieme dell'economia, inclusa la ristrettezza delle condizioni del mercato del lavoro e gli atteggiamenti salariali".

E "se dovessero esserci evidenze di pressioni più persistenti, ulteriori inasprimenti della politica monetaria sarebbero necessari", afferma la Bank of England, in questo modo lasciando la porta aperta ad altri aumenti dei tassi, che tuttavia al momento non indica come inevitabili.

Bailey (Boe): non c'è un percorso predefinito dei tassi

Non penso che ci fossero motivi per un rialzo dei 50 punti base oggi, ma abbiamo ancora molto chiaramente questi rischi a rialzo sull'inflazione". Lo ha affermato il governatore della Banca d'Inghilterra, Andrew Bailey nella conferenza stampa al termine del direttorio. Rispetto al livello attuale, "non c'è un percorso predefinito dei tassi", ha precisato: dipenderà dall'evolversi dei dati.

In particolare, ha ribadito, se le pressioni inflazionistiche dovessero rivelarsi "più persistenti" potrebbe rendersi necessario un ulteriore inasprimento.

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