Più di una casa su tre è completamente sprovvista di di fese contro furti e rapine a fronte di una criminalità "sempre più agguerrita" che "segue passo passo, e talvolta precede, gli avanzamenti tecnologici". E' quanto rileva CNA Installazioni Impianti che ha stilato una serie di suggerimenti per difendersi contro i furti in case in estaate "alla vigilia delle ferie, con interi palazzi svuotati dai residenti".
"Rispetto ai sistemi di sicurezza del passato e ai fenomeni di criminalità di un tempo, oggi un buon sistema di allarme anti-intrusione deve prevenire e intercettare il tentativo di intrusione e non limitarsi a segnalare l'avvenuta intrusione - sottolinea CNA - Un buon impianto deve disporre di un sistema di rilevazione perimetrale unito a protezioni volumetriche interne. Se accoppiato agli impianti di sicurezza, un buon sistema di videosorveglianza (che consenta di monitorare in qualsiasi momento la situazione dell'edificio, registrandola) ci permette di constatare se ci sono falsi allarmi semplicemente attuando una video-verifica evitando di disattivare inopportunamente l'impianto".
Per un appartamento di medie dimensioni, nell'ordine dei 70 metri quadrati, riferisce la Confederazione, il costo si aggira tra i 2500 e i 3mila euro per tecnologie di fascia medio-alta e segna un aumento del 10% rispetto agli anni precedenti.
Un sistema costituito da quattro telecamere filari unito a un sistema di registrazione si aggira tra i 1500 e i 2mila euro in base alla tipologia e qualità di definizione delle telecamere. Come per i sistemi di sicurezza anche in questo caso si evidenzia un aumento del 10% rispetto agli anni precedenti.
"La Legge di Bilancio 2023 ha confermato la detrazione fiscale per l'installazione di sistemi di sicurezza - ricorda CNA Installazione Impianti - acquistando un nuovo impianto di allarme o videosorveglianza, o sostituendo quello già esistente, sarà possibile usufruire della detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute". Il bonus sicurezza è disponibile fino a tutto il 2024 e consiste in una detrazione fiscale dell'Irpef che dev'essere ripartita in dieci quote annuali di uguale importo. A usufruirne per intero sono soltanto le unità immobiliari residenziali; nel caso di uso promiscuo dell'edificio (abitazione e impresa) il vantaggio fiscale è ridotto del 50%.
Possono beneficiare del bonus tutti i contribuenti soggetti al pagamento dell'Irpef, senza alcun limite di reddito che siano proprietari dell'immobile, soci di cooperative, imprenditori individuali, detentori di una società semplice in nome collettivo o in accomandita semplice, di un'impresa familiare.
La detrazione può essere richiesta dai proprietari di abitazioni, di unità immobiliari e dai locatari, che effettuano interventi di sicurezza nell'unità immobiliare che posseggono o detengono, per l'acquisto, l'installazione o la sostituzione di sistemi di sicurezza per la casa, come a esempio impianti di allarme, citofoni, saracinesche, porte blindate o sistemi antintrusione, entro un limite massimo di spesa di 96mila euro.
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