Nel contesto attuale la Bce deve stabilire i tassi di interesse a un livello "sufficientemente restrittivo per il tempo necessario per raggiungere in maniera tempestiva il ritorno dell'inflazione all'obiettivo del 2%". Lo ha ribadito la presidente, Christine Lagarde nel suo intervento al simposio annuale della Federal Reserve, a Jackson Hole, in Wyoming. "Guardando avanti dobbiamo restare chiari nel nostro obiettivo. flessibili nelle nostre analisi e umili nel come comunichiamo", ha aggiunto.
Secondo Lagarde non esiste un "manuale di istruzioni" per gestire la situazione attuale. "Quindi il nostro compito è elaborarne uno nuovo. In una era di cambiamenti e rotture le politiche richiedono una mente aperte e la disponibilità ad aggiustare le nostre analisi in tempo reale ai nuovi sviluppi", ha insistito.
"Al tempo stesso in questa era di incertezze è anche più importante che le banche centrali forniscano una ancora numerica per le economie e che assicurino la stabilità dei prezzi in linea con i loro mandati", ha concluso.
Le banche centrali nel mondo hanno risposto all'accelerazione inflazionistica inasprendo le politiche monetarie e "sebbene siano stati compiuti dei progressi, la battaglia contro l'inflazione non è ancora vinta"
Jerome Powell, "preparati ad alzare ancora i tassi, se appropriato"
L'inflazione negli Stati Uniti è calata ma al 3,3% resta "troppo alta" e la Federal Reserve è determinata a riportarla al 2, che "è e resta il suo obiettivo". Al direttorio della banca centrale Usa "siamo preparati a alzare i tassi di interesse ancora, se appropriato, e a mantenerli a livelli restrittivi finché saremo fiduciosi" che è orientata tornare al target. E' il messaggio che il presidente dell'istituzione monetaria, Jerome Powell, ha voluto lanciare fin dalle prime battute del suo atteso intervento al simposio di Jackson Hole, nel Wyoming.
Powell ha scherzato sul fatto che allo stesso evento dello scorso anno il suo discorso era stato piuttosto "breve e diretto". "Quest'anno - ha detto - le mie dichiarazioni saranno un po' più lunghe, ma il messaggio è lo stesso: il lavoro della Fed è riportare l'inflazione al nostro obiettivo del 2%".
Ha però anche temperato queste affermazioni apparentemente da "falco", rivendicando che dati i passi già compiuti, in particolare in termini di rialzo dei tassi "alle prossime riunioni saremo nella posizione di procedere con cautela".
Secondo il banchiere centrale "ci si può attendere che raggiungere in maniera sostenuta l'obiettivo del 2% di inflazione richieda un certo periodo di crescita economica sotto le medie e storiche, così come una qualche moderazione delle condizioni del mercato del lavoro". Tuttavia "siamo attenti ai segni che l'economia potrebbe non rallentare come prevediamo". E in particolare i recenti dati sulle spese comuni per consumi si sono rivelati "robusti".
L'inflazione al 2% "è e resterà il nostro obiettivo", ha poi chiarito Powell. "Siamo impegnati a raggiungere e mantenere una linea monetaria che sia sufficientemente restrittiva per riportare l'inflazione a quel livello nel corso del tempo. Ovviamente - ha riconosciuto - è impegnativo".
Quindi al direttorio della Fed "procederemo con attenzione quando decideremo se inasprire ancora o, invece, mantenere la linea di politica monetaria invariata e attendere ulteriori dati". Il capo della Fed ha usato l'immagine del "navigare in base alle stelle con un cielo nuvoloso". E ha spiegato che ripristinare la stabilità dei prezzi è cruciale "per raggiungere entrambi gli aspetti del nostro mandato duale", che prevede il controllo dell'inflazione e, secondo aspetto, favorire la massima occupazione. "Ci servirà la stabilità dei prezzi per ottenere un periodo sostenuto di forti condizioni del mercato del lavoro - ha concluso - a beneficio di tutti".
Wall Street ha reagito a questi propositi virando a leggeri ribassi, mentre il dollaro è scattato al rialzo risalendo ai massimi da oltre due mesi, con l'euro sotto quota 1,08 sul biglietto verde.
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