Linea monetaria restrittiva potrebbe dover durare più del previsto
Commenti: 0
Askanews

I mercati hanno ritrovato un po' di ottimismo con la prospettiva di un "atterraggio morbido" dell'economia, ma come dimostrato dalla recente impennata dei redimenti sui titoli obbligazionari il clima può peggiorare rapidamente. I rischi sulla stabilità finanziaria "restano elevati". Alcuni settori hanno già sofferto per gli alti tassi di interesse - che "stanno iniziando a mordere" - e appaiono particolarmente vulnerabili, soprattutto l'immobiliare. Queste tensioni potrebbero scaricarsi su banche e finanza.

Peraltro le Banche centrali potrebbero dover mantenere una politica monetaria restrittiva più a lungo di quanto prevedano i mercati. Sono alcune delle criticità messe in rilievo dal Fondo monetario internazionale nel Global Financial Stability Report.

"La priorità numero uno resta riportare l'inflazione ai livelli obiettivo. L'inflazione di fondo su scala globale finora ha rallentato, ma resta elevata. E una crescita sostenibile richiede sia stabilità dei prezzi, che stabilità finanziaria", afferma Tobias Adrian, consigliere finanziario e capo del dipartimento dei mercati monetari e dei capitali del Fmi, nell'editoraile del rapporto.

La linea monetaria restrittiva, nei paesi con inflazione persistente e alta "resta necessaria fino a quando non ci saranno prove tangibili che il caro vita si stia muovendo in maniera sostenibile verso i livelli obiettivo".

Secondo lo studio, negli ultimi sei mesi le preoccupazioni sul diffondersi di tensioni nel settore bancario "hanno lasciato il campo all'ottimismo sulla disinflazione e un atterraggio morbido dell'economia globale. Ma questo ottimismo può (rapidamente) svanire di fronte a shock negativi - rileva Adrian - come sorprese al rialzo dell'inflazione, preoccupazioni sulla stabilità finanziaria in Cina o rinnovati timori sulla sostenibilità dei debiti, che porterebbero a bruschi riprezzamenti degli attivi".

L'economista del Fmi osserva come la rapida crescita dei tassi di interesse sulle obbligazioni su scala mondiale nelle ultime settimane sia un campanello d'allarme "sulla brutalità con cui le condizioni finanziarie possono inasprirsi".

E intanto i tassi di interesse più alti "stanno iniziando a mordere, per esempio riducendo le capacità di ripagare i debiti di famiglie e imprese - prosegue Adrian -. I rischi sulla stabilità finanziaria restano elevati. In questo quadro "gli Stati dovrebbero focalizzarsi su riforme strutturali che aumentino la crescita e migliorare gli sforzi per gestire i rischi associati alle vulnerabilità da elevati debiti".

In alcuni paesi, specialmente quelli con una quota rilevante di mutui a tasso variabile "i prezzi delle case hanno registrato cali a due cifre rispetto all'ultimo picco. Le vulnerabilità nel settore dell'immobiliare commerciale pongono rischi rilevanti per il settore finanziario, si è fatto più evidente nel corso di quest'anno che il settore fronteggerà un ritiro di finanziamenti da parte delle istituzioni di credito nei prossimi anni".

E mentre le banche centrali potrebbero dover mantenere la politica monetaria a livelli restrittivi più di quanto si attendano attualmente i mercati, le divergenze su inflazione e prospettive economiche "potrebbero segnare l'inizio della desincronizzazione della politica monetaria su scala globale", osserva lo studio.

Nel caso di un brusco inasprimento delle condizioni finanziarie potrebbero innescarsi nuove spirali negative che metterebbero alla prova la resilienza del sistema finanziario globale.

Secondo il Gfsr cresce la quota di imprese con bassi livelli di liquidità rispetto all'esposizione al credito, in pratica imprese fragili, questa quota è rimbalzata negli ultimi due anni, anche dei mercati emergenti. Intanto i prezzi immobiliari su scala globale sono calati dalla fine del 2022 mentre le maggiori banche centrali mondiali hanno aggressivamente inasprito le politiche monetarie. Nelle economie avanzate i prezzi immobiliari reali sono calati dell'8,4% nel primo trimestre del 2023 mentre nei mercati emergenti il calo è stato più contenuto, pari a circa il 2,4%.

in Cina cruciali misure energiche contro la crisi immobiliare

Il settore immobiliare della Cina resta un elemento di criticit? per il gigante asiatico e il Fondo monetario internazionale esorta le istituzioni del paese a intervenire ulteriormente con misure "robuste" per ripristinare la fiducia nel settore, ed evitare che la tensione si allarghi alle finanze pubbliche delle amministrazioni locali. Anche con "ulteriori allentamenti della politica monetaria", spiega l'istituzione di Washington nel Global Financial Stability Report.

"In Cina - rileva lo studio - l'indebolimento della crescita economica e un un'accelerazione della contrazione nel settore immobiliare insieme a crescenti pressioni sulle sui finanziamenti pubblici locali stanno pesando sul clima di mercato. Il renminbi (la valuta cinese) ha subito notevoli pressioni mentre i mercati azionari sono marcatamente scesi. Le pressioni deflazionistiche sono cresciute, portando la banca centrale a tagliare i tassi" (uno dei pochi casi su scala mondiale).

Tuttavia questi allentamenti e altri stimoli annunciati "non hanno ancora riportato la fiducia tra imprese e consumatori", secondo il Fmi. "Si registrano continui cali in volumi e prezzi degli immobili", mentre un operatore di primo piano è finito lungo sui pagamenti delle cedole dei suoi bond ad agosto, nel frattempo le continue tensioni nel settore immobiliare si sono trasferite alle finanze pubbliche locali mentre "gli investitori sono sempre più preoccupati per la sostenibilità dei debiti delle autorità locali e dei loro veicoli finanziari".

Di fronte a questo quadro il Fmi afferma che in Cina "politiche robuste per ripristinare la fiducia nel settore immobiliare, sono cruciali per evitare ricadute negative sulle imprese e sugli enti locali. La priorità andrebbe data a facilitare il completamento dei progetti immobiliari che potrebbero tamponare la caduta del clima di fiducia e alla risoluzione tempestiva degli operatori in difficoltà. Ulteriori rallentamenti di politica monetaria - aggiunge il Fmi - e il reindirizzare le politiche di supporto a favore delle famiglie sono necessari per sopportare la crescita".

Vedi i commenti (0) / Commento

per commentare devi effettuare il login con il tuo account