Ricerca di S&P Global: una su cinque a rischio
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Askanews

Le banche regionali cinesi sono un grattacapo per Pechino soprattutto per la loro esposizione veicoli finanziari delle amministrazioni locali (LGFV). Un nuovo studio di S&P Global Ratings ha valutato che una banca locale su cinque potrebbe restare a secco di capitale, con una ricaduta socio-economica molto pesante. Nello scenario disegnato da S&P si parla di 2.200 miliardi di renminbi (285 miliardi di euro), spalmati su diversi anni.

Le banche regionali - che hanno dimensioni più piccole rispetto alle grandi banche statali - sono particolarmente esposte come creditrici dei LGFV, che stanno vivendo giorni difficili a causa della crisi del settore immobiliare. All'interno di questi veicoli le amministrazioni regionali hanno messo grandi investimenti infrastrutturali extra-bilancio.

A quanto ha scritto recentemente Caixin, il più autorevole giornale economico-finanziario cinese, riprendendo una stima della banca svizzera UBS, oltre l'80 per cento dei LGFV non è in possesso della liquidità sufficiente per garantire il pagamento degli interessi sul proprio debito. Questi veicoli sono società istituite dai governi locali per finanziare i grandi progetti infrastrutturali e, di conseguenza, questa carenza di liquidità impatta in maniera diretta sul settore delle costruzioni in un circolo vizioso.

Il settore bancario regionale è più piccolo di quello nazionale e rappresenta circa il 30% delle attività totali delle banche commerciali alla fine del 2022, spiega il rapporto di S&P Global. Su questo comparto peserà il rischio della ristrutturazione del debito dei LGFV e non è certo che le amministrazioni locali siano in grado di sostenere le banche, le quali - secondo la stima contenuta nel rapporto - erano esposte a questi veicoli per 12mila miliardi di yuan (1.554 miliardi di euro) in totale alla fine dello scorso anno.

S&P s'attende che la pressione sarà più pesante nelle regioni in cui le risorse dei governi locali sono limitate dall'elevato indebitamento o dalla scarsa liquidità delle imprese statali (SOE). Ad aggravare la preoccupazione è il fatto che la persistente compressione del mercato immobiliare sta riducendo le entrate da vendita dei terreni per i governi locali. Tra gennaio e agosto queste sono calate di quasi il 20 per cento su base annua.

Nello scenario preso in considerazione da S&P Global, basato su 80 banche regionali, circa un quinto di queste potrebbe scendere al di sotto del requisito del coefficiente di adeguatezza patrimoniale (CAR) dell'8%, rendendo necessaria la ricapitalizzazione. Le banche regionali con un'esposizione concentrata in regioni con risorse limitate saranno probabilmente le pi? penalizzate. E per alcune di queste banche il rovescio potrebbe essere troppo forte per essere sopportato senza un sostegno esterno.

Il potenziale colpo per il settore è stimato da S&P Global in 2.200 miliardi di yuan (285 miliardi di euro), pari a 4,7 volte l'utile netto complessivo delle banche regionali (di 463 miliardi di yuan, circa 60 miliardi di euro) nel 2022.

 In questo scenario, secondo S&P, è probabile che - se la situazione dovesse farsi estrema - il governo centrale debba intervenire per garantire la stabilità finanziaria. Ma questo sostegno "avrebbe lo scopo di contenere i rischi sistemici e non sarebbe focalizzato sull'entità" specifica. Quindi potrebbero verificarsi "eventi creditizi dolorosi".

Nel complesso, nonostate lo stress su alcune banche regionali con un'esposizione concentrata sui LGFV, il settore bancario cinese nel suo complesso "dispone di buffer finanziari ragionevoli e il profilo di credito del sistema rimane solido", stabile e "ragionevolmente vigilato".

 

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