Le vendite giudiziarie immobiliari nei primi nove mesi del 2023 si sono attestate cumulativamente a circa 115mila esperimenti, in calo del 20% su anno. Il corrispondente volume di base d'asta è stato pari a 18 miliardi, valore che si confronta con i 24 miliardi nel corrispondente periodo del 2022 (-25%). E' quanto emerge dall'Osservatorio immobiliare delle vendite giudiziarie di Abilio, società del gruppo Illimity, attiva nella vendita e acquisto di beni immobili e strumentali provenienti da procedure, società di leasing e vendite volontarie.
In particolare, risultano essere state messe in vendita, attraverso procedure concorsuali ed esecutive, 111.453 immobili, dato in flessione di circa il 20% rispetto ai primi nove mesi del 2022. Conseguentemente, anche i tentativi di vendita registrano una flessione analoga passando da 143.957 esperimenti al 30 settembre 2022 ai 114.820 esperimenti nei primi nove mesi dell'anno in corso.
L'Osservatorio rileva, tuttavia, che le procedure fallimentari e liquidazioni giudiziali sono state pari a 3.900 (al 30 giugno 2023, fonte Istat), numero in linea con il dato del primo semestre 2022 (4mila). Il dato evidenzia come si sia per la prima volta interrotta la flessione delle procedure in atto dal 2019 - anno precedente l'avvio della fase pandemica - durante il quale erano state registrate 5.700 procedure nel solo primo semestre.
Accelera la digitalizzazione delle vendite: nel primo semestre l'81% delle aste si è svolta in modalità telematica (33% al 31 marzo 2019). Alla luce dei dati e del contesto economico, si stima che il 2023 sarà l'anno di picco minimo del mercato che potrà quindi progressivamente ripartire.
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