Per piano casa e Fondo sociale per le locazioni
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Askanews

"Anche sulla casa si evidenzia una profonda diseguaglianza sociale: chi ha tanto e chi oggi, invece, addirittura, non riesce a pagare l'affitto. Non ci sono solo studenti che pagano per una stanza 900 euro al mese; ci sono anche ragazzi che, sposandosi, coabitano con le rispettive famiglie, senza riuscire a rendersi indipendenti. Ê un problema molto serio, che riguarda l'assenza di una politica sociale sull'abitazione che non ha costruito la possibilità di accedere a quel diritto costituzionale previsto anche dalle sentenze della Corte costituzionale, che afferma che il diritto all'abitare deve essere garantito a ogni cittadino. Mancano questi incentivi.". Lo ha affermato durante la registrazione della puntata odierna di Tango il deputato di Verdi e Sinistra Angelo Bonelli

"Per esempio, in questa finanziaria, ma anche nella precedente - ha aggiunto- non è stato rifinanziato il Fondo sociale per le locazioni che molti sindaci usavano per aiutare a pagare i canoni di locazione. C'è poi la questione della desertificazione dei centri storici, ovvero il fatto che molti residenti che stavano in affitto se ne vanno, perché è più remunerativo, per i proprietari, convertire in cosiddette case vacanze. Questo problema non si risolve con la cedolare secca per un semplice motivo: i comuni non hanno gli strumenti per impedire che ciò accada."

"Il Governo - ha spiegato Bonelli - doveva essere più chiaro e netto su questo, per evitare lo spopolamento e la desertificazione. Aggiungo che in altri Paesi europei fanno esattamente il contrario: per consentire a chi è proprietario di una casa di avere una remunerazione, si creano delle agevolazioni fiscali. Lo fa la Germania, lo fa il Portogallo, lo fanno i paesi del nord.

Nel nostro Paese abbiamo circa 10,7 milioni di abitazioni sfitte e dobbiamo interrogarci sulla ragione per la quale ciò accada. Non c'è una politica fiscale sulla casa che consenta un mercato equo e di fare in modo che quel ragazzo non paghi più di 900 € al mese e che il proprietario abbia delle garanzie di poter rientrare nella disponibilità del proprio immobile."

"Senza parlare della profonda iniquità relativo a bancari e grandi compagnie energetiche. Bisogna dire al Paese che non è possibile che, in questo paese, siano stati fatti 43 miliardi di euro di sgravi legati all'aumento dei tassi di interesse e che il Governo abbia rivisto una norma in tal modo che tutte le banche oggi non pagheranno quella tassa. Lo stesso si è fatto rinunciando ad incassare gli extraprofitti che le società energetiche in Italia hanno realizzato dal 2021 fino primi 9 mesi 2023, per un totale di 70 miliardi di euro: 12 miliardi nel 2021, 40 nel 2022 e 18 nei primi 9 mesi 2023. Con quelle entrate si sarebbe potuto finanziare il Fondo sociale per le locazioni e varare una seria politica sociale sulla casa", ha concluso

 

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