Dall'inflazione segnali "che il Consiglio attendeva da mesi"
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Askanews

Nell'attuale "scenario di base" di attese della Bce non ci sono altri aumenti ai tassi di interesse. E pur nella perdurante elevata incertezza del quadro, secondo i banchieri centrali "la politica monetaria sta operando come voluto", mentre "il processo disinflazionistico sembra procedere ampiamente come previsto, a riflesso non solo del venir meno dei fattori esogeni che (in precedenza-ndrt) spingevano l'inflazione, a ma anche per l'impatto della politica monetaria". Lo riportano i verbali della riunione del 25 e 26 ottobre del Consiglio direttivo della Bce (che si èsvolto in trasferta ad Atene), pubblicati oggi dall'istituzione monetaria.

Riunione in cui dopo 10 aumenti consecutivi l'istituzione ha deciso di confermare i tassi di interesse per l'area euro - il riferimento sulle principali operazioni di rifinanziamento è stato mantenuto al 4,50% - e con cui dopo mesi di crescenti divisioni il direttorio dell'istituzione è sembrato ritrovare unità.

La decisione sui tassi è stata unanime, ribadiscono i verbali. Un aspetto su cui le discussioni hanno più volte insistito è quello che sarebbe prematuro cantare vittoria e che non bisogna abbassare la guardia, senza che questo prefiguri per forza nuovi aumenti dei tassi, anzi.

I componenti del consiglio direttivo hanno concordato che la maggior parte degli indicatori sull'inflazione di fondo sembrano aver superato il loro picco e che continuano a calare, un segnale - si legge - che il consiglio direttivo aspettava da mesi. Al tempo stesso l'inflazione interna resta ostinatamente elevata e le previsioni di lungo termine continuano a ad apparire superiori al livello obiettivo".

I banchieri centrali hanno concordato la necessità di continuare a insistere sulla "determinazione a fissare i tassi, nelle future decisioni, a livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario per riportare l'inflazione al livello obiettivo in maniera tempestiva".

In questo ambito, riportano ancora i verbali è stato concordato di riaffermare il principio di un approccio basato sui dati. "E anche se i tassi di interesse sono stati lasciati fermi all'attuale riunione, è stato espresso il parere che il Consiglio direttivo debba essere pronto in base ai dati che perverranno a ulteriori aumenti, se necessari. Anche se - precisa il documento - non fanno parte del dello scenario di base attuale".

 

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