Le emissioni globali di CO2 sono sestuplicate dal 1950 al 2022, come dimostra il grafico creato da Visual Capitalist in collaborazione con il National Public Utilities Council, utilizzando i dati sulle emissioni regionali di Berkeley Earth e Global Carbon Project.
Negli anni ’50, gli Stati Uniti e i Paesi che successivamente avrebbero formato l’Unione Europea (UE) erano i maggiori responsabili di emissioni del mondo, con oltre il 70% delle emissioni annuali totali. Tuttavia, questa tendenza è cambiata rapidamente quando altre nazioni sono entrate nella mischia.
Ad esempio, la crescita economica della Cina negli anni '70, in particolare con l'avvento della nuova strategia economica di Deng Xiaoping nel 1978, ha innescato un notevole aumento della produzione di CO2. Dal 1950 al 2000, la Cina ha assistito a un aumento delle emissioni di oltre il 4.500%, raggiungendo i 3,6 miliardi di tonnellate annue entro il 2000.
Allo stesso modo, l’India, il Giappone e la più ampia regione asiatica hanno tutti registrato una crescita delle emissioni superiore al 1.000% tra il 1950 e il 2000. Detto questo, le emissioni globali sono comunque aumentate da 25 miliardi di tonnellate nel 2000 a 37 miliardi nel 2022, un altro massimo storico. Oggi, oltre il 40% delle emissioni proviene da Stati Uniti e Cina, sottolineando il loro ruolo chiave nel plasmare il panorama delle emissioni globali.
per commentare devi effettuare il login con il tuo account