Il taglio del bonus ristrutturazione nella legge di bilancio 2025, che avrà un'aliquota del 50% per la prima casa e del 36% per gli immobili diversi dall'abitazione principale, avrà effetti negativi sul patrimonio immobiliare, con un rischio di "degrado". A dirlo è il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, in una nota.
"Il testo del disegno di legge di bilancio conferma i rilevanti tagli, anche retroattivi, alle detrazioni fiscali per interventi edilizi, che subiscono altresì notevoli complicazioni. A farne le spese sono anche i lavori riguardanti l'efficientamento energetico e il miglioramento sismico degli edifici". Lo afferma in una nota Giorgio Spaziani Testa, presidente Confedilizia.
"Il quadro che emerge - aggiunge - è quello di un marcato ridimensionamento di un sistema di incentivi, in atto da più di un quarto di secolo, che ha visto negli anni il sostegno trasversale di tutte le forze politiche in risposta ad esigenze di interesse generale: contrasto al sommerso, maggiore sicurezza, tutela dell'ambiente".
"Il diritto alle detrazioni non esiste, ma occorre essere consapevoli che l'effetto di questa manovra sarà, oltre alla crescita del 'nero', una significativa riduzione degli interventi e, di conseguenza, un diffuso rischio di degrado del patrimonio immobiliare italiano. Ora, a maggior titolo - conclude Spaziani Testa - nessuno si sogni di obbligare i proprietari a qualsivoglia intervento, tantomeno a quelli richiesti dalla direttiva europea per rendere 'green' le nostre case".
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