"Quella della Rigenerazione urbana sarà una vera e propria rivoluzione". Lo scrive in una nota il vicepremier e segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, ricordando ricordando che sul tema, attualmente in discussione al Senat, è nato un testo unificato di 8 DDL di cui due di Forza Italia. L'obiettivo secondo Tajani non è quello di riportare gli edifici allo stato iniziale, ma di farli "evolvere nel segno della sostenibilità"
Secondo Tajani "promuovere la rigenerazione significa fermare il consumo del suolo, rivitalizzare i nuclei urbani in termini socio-economici, dare vita a città sostenibili, a misura d'uomo. Ma è il momento di fare ancora un passo in più, sostenendo quella che potremmo definire 'rigenerazione evolutiva'. L'obiettivo, infatti, non è riqualificare edifici o quartieri per riportarli allo stato iniziale, quando sono stati realizzati. Dobbiamo piuttosto farli evolvere nel segno della sostenibilità, affinché, attraverso una partnership virtuosa tra pubblico e privato, le periferie non siano più abbandonate a loro stesse e le nostre città siano caratterizzate da tanti centri, oltre a quelli storici".
"Entro il 2050 - ricorda il leader di Forza Italia - dovremo abbattere le emissioni inquinanti e la rigenerazione urbana è la strada maestra per farlo. Ecco perché serve una legge quadro nazionale che individui principi e obiettivi comuni senza sopprimere la facoltà delle Regioni e dei Comuni di approfondire secondo le proprie peculiarità".
Quanto alle risorse - scrive ancora Tajani -, sono necessari incentivi che siano sostenibili per i conti pubblici e stabili temporalmente: abbiamo bisogno di una prospettiva ventennale che consenta un'adeguata programmazione degli interventi e scongiuri l'innescarsi di nuove spirali inflazionistiche. Contemporaneamente, è necessario sensibilizzare i cittadini sull'importanza della riqualificazione, che serve non solo a tutelare l'ambiente ma anche a generare sensibili risparmi economici".
"Per la prima volta potremo pensare non solo a installare un cappotto alla nostra abitazione, come durante il 110, per consentire un risparmio energetico al condominio, o a rifare una strada o magari il centro sportivo in un quartiere. Potremo anche demolire sia edifici pubblici che edifici privati. E potremo ripensare interi quartieri o parti di quartiere, ridisegnandoli completamente in base ai criteri del terzo millennio".
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