
Sul decreto salva-Milano "aspetto di sapere cosa vogliono fare, se è una legge che serve soprattutto a Milano, e a Milano governa il centro-sinistra, per poco spero ancora, ci dicano cosa vogliono fare". Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini. "Io l'avrei già risolta l'anno scorso- ha proseguito il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, parlando a margine di un evento sulla sicurezza stradale a Milano -, poi sono stati tutti i problemi interni alla sinistra a portare centinaia di famiglie milanesi al dramma di oggi, e quindi io sono a disposizione come lo ero l'anno scorso".
Alla domanda quindi su che fine farà ora il provvedimento, Salvini ha proseguito: "Aspettiamo il Comune di Milano, perché non abbiamo fatto una legge per Brindisi, per Bolzano o per Genova, c'era un problema a Milano, evidentemente perché qualcuno aveva sbagliato a Milano". "Noi siamo a disposizione per risolvere i problemi dei cittadini di Milano - ha sottolineato -, aspettiamo che il Comune ci dica cosa vuole fare, sperando che la sinistra non continua a dividersi come si è divisa sullo stadio, perché abbiamo perso cinque anni per tornare al punto di partenza".
"Noi - ha affermato - facciamo quello che facciamo, io in primis, per l'interesse pubblico, qua c'è l'interesse dei cittadini di Milano, mi dica il Comune cosa vuole fare". Se sul salva-Milano "avessero ascoltato quello che qualcuno aveva proposto l'anno scorso non saremmo in queste condizioni, però con i se e i ma non si va lontano. Adesso sicuramente il sindaco Sala saprà risolvere la situazione".
"Il problema principale non è politico - ha concluso- ma sono le centinaia di famiglie che hanno comprato e pagato una casa che adesso non sanno se è loro o non è loro. Seguendo le leggi, solo in Italia si può comprare una casa e poi per percorsi di altro genere non avere più le chiavi di casa".
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