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Tasi, ecco le ultime novità: confermati gli aumenti, via libera alle detrazioni e la chiesa non pagherà

La tasi - la nuova tassa sui servizi indivisibili - non dovrà pesare più dell'imu 2013, via libera dunque alle detrazioni, e non dovrà essere pagata dagli immobili adibiti al culto e dalle onlus. Si tratta di una clausola di salvaguardia, ultima novità relativa all'imposta contenuta nel testo definitivo del decreto salva-Roma, approvato venerdì dal consiglio dei ministri

Confermato, invece, l'aumento. Saranno dunque i comuni a decidere il livello dell'aliquota e l'eventuale aumento dello 0,8 per mille complessivo. Il rincaro dovrà essere motivato con il finanziamento, relativamente alle abitazioni principali e alle unità ad esse equiparate, di detrazioni o altre misure tali da generare effetti equivalenti a quelli dell'imu. E saranno ancora i comuni a stabilire le scadenze di pagamento della tari e della tasi, prevedendo di norma due rate a scadenza semestrale. Sarà tuttavia consentito il pagamento in un'unica soluzione entro il 16 giugno di ogni anno. Per il versamento si potrà utilizzare il modello f24 o bollettino postale

Per quanto riguarda l'esenzione relativa ai luoghi di culto, la santa sede non dovrà pagare l'imposta sui servizi indivisibili sugli immobili di sua proprietà indicati nei patti lateranensi, di certo quindi 25 immobili della chiesa a Roma. La bozza definitiva del decreto prevede dunque per la tasi le stesse esenzioni dell'imu. Restano soggetti all'imposizione fiscale gli immobili della chiesa destinati a usi commerciali

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