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Bonus assunzioni 2015, quali sono gli sconti fiscali attivi dal 1º Gennaio
GTRES

Il premier renzi ha usato un tweet per ricordare che qualcosa è cambiato dal primo gennaio. Si tratta degli incentivi per i rapporti stabili introdotti dalla legge di stabilità e che abbattono il Cuneo fiscale (vale a dire la differenza tra costo del lavoro e netto percepito dal lavoratore) in maniera significativa (e temporanea) per le nuove assunzioni a tempo indeterminato. Più contenuta per i “vecchi” rapporti di lavoro

Il presidente del consiglio lo ha esemplificato con una tabella, dove vengono riportate due differenti retribuzioni. Non a caso quella più alta è di 24.000 euro, ovvero la soglia massima per godere (in parte) anche del bonus fiscale da 80 euro

Incentivi per assunzioni
Ricapitolando, il datore di lavoro, grazie all'esclusione dalla base imponibile dell'irap per gli assunti a tempo indeterminato, vede ridursi il Cuneo fiscale dell'1,3 per cento. Per i neoassunti, a questo taglio dell'imposta regionale sulle attività produttive, va aggiunto l'esonero dal versamento dei contributi previdenziali per tre anni, fino a 8.060 euro all'anno, che spalmati su 13 mensilità ne fanno 620

Il combinato di tutte le misure fa sì che, a fronte di un costo del lavoro mensile, per singolo dipendente, di 2.633 euro, corrispondano oneri fiscali e previdenziali per 500 euro oggi, contro i 1.325 del 2013 (o anche i primi mesi del 2014, prima del bonus fiscale), vale a dire il 64% in meno. Lo stesso lavoratore, che prima percepiva un netto di 1.308 euro, oggi lo prende da 1.483

Non cambia il netto, se il lavoratore non è “nuovo” ma era già in organico. Anche lui riceverà 1.483 euro, ma il costo per l'impresa è ben maggiore: 2.575 euro, non sussistendo l'esenzione contributiva di cui sopra. La differenza per il datore di lavoro con il 2013 è, dunque, di un più contenuto 18 per cento

In termini percentuali è ancora più alta la differenza sui redditi più bassi. Ponendo l'asticella a 15,00 euro, un neoassunto costa all'azienda solo 1.239 al mese, contro i 1.641 del 2013. E nelle casse dello stato finiscono 207 euro, mentre in quelle del lavoratore neoassunto 1.032 (887 in precedenza). Il costo per l'impresa sale di 370 euro se il lavoratore non è neoassunto

Si rivelerà sufficiente tutto ciò ad aver indotto le imprese a investire su nuove assunzioni già questo mese, o le aziende attenderanno comunque di potersi “separare” dai nuovi assunti più facilmente? la risposta con i primi dati sui nuovi occupati del 2015

Bonus assunzioni 2015, quali sono gli sconti fiscali attivi dal 1º Gennaio

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