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Deduzioni e detrazioni: due termini che hanno sempre ingenerato confusione tra i contribuenti meno avvezzi a districarsi tra le complicazioni della dichiarazione dei redditi. Sono entrambe vantaggiose per coloro che devono pagare le imposte, ma le prime vengono sottratte all'imponibile, le seconde all'imposta. Vi presentiamo un elenco di tutte le spese deducibili o detraibili dal 730

La seconda categoria fa risparmiare più della prima solo quando l'importo è interamente sottratto all'imposta, dato che le deduzioni consentono di pagare in meno solo l'aliquota marginale dell'ammontare complessivo delle stesse. Ma, come vedremo, buona parte delle detrazioni si possono effettuare solo per il 19% del totale della spesa, percentuale che in buona parte dei casi risulta inferiore all'aliquota marginale e consentono, dunque, in questi casi, un risparmio minore.

Spese deducibili:

  • Deducibili dal reddito sono i contributi previdenziali e assistenziali obbligatori, che vengono versati in base alla legge, a seconda della cassa alla quale vengono versati. Ma si possono dedurre anche i contributi versati facoltativamente all'ente previdenziale di appartenenza. Come, per esempio, il riscatto del corso di laurea.
  • Vale lo stesso per forme pensionistiche complementari (fondi pensione aperti, fondi pensione chiusi, piani pensionistici individuali), almeno fino a un importo non superiore a 5.164,57 euro. Ai fini del calcolo, per i lavoratori dipendenti, occorre tenere conto anche dei contributi versati dal datore di lavoro.
  • I contributi ai fondi del Sistema sanitario nazionale nel limite di 3.615,20 euro. Vale anche per versamenti fatti in favore delle persone fiscalmente a carico. Anche in questo caso, per calcolare il limite massimo, si tiene conto dei versamenti effettuati dal datore di lavoro. Inoltre il contributo al servizio sanitario nazionale che viene pagato assieme alla polizza obbligatoria per la responsabilità civile da sottoscrivere quando si possiede un veicolo a motore. Dal 2012, però, è stata introdotta una franchigia di 40 euro. Se non la si supera (anche sommando più polizze e quindi più contributi) non si ha diritto a dedurre alcunché.
  • I contributi versati all'Inps per colf, baby sitter o badanti. La deduzione massima è pari a 1.549,37 euro.
  • Gi assegni periodici corrisposti al coniuge separato o divorziato, a patto che risultino da specifico provvedimento dell'autorità giudiziaria. Non è invece deducibile un eventuale assegno corrisposto una tantum.
  • Erogazioni liberali e donazioni verso istituzioni religiose o enti benefici, anch'esse con delle limitazioni.
  • Le spese sostenute per l'adozione di minori stranieri e certificate dall'ente autorizzato.

Spese detraibili:

  • Sono, innanzitutto, quelle di affitto. Agli inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale locati a canone concordato spetta una detrazione di 495,80 euro se il reddito complessivo non supera 15.493,71 oppure di 247,90 euro se il reddito è compreso tra 15.493,71 e 30.987,41 euro. Oltre non spetta nulla. Le detrazioni calano, rispettivamente, a 300 e 150 euro se l'affitto è ordinario.
  • Quelle sostenute dai lavoratori dipendenti che si sono trasferiti in un altro comune per motivi di lavoro. Possono godere di una detrazione di imposta nella misura di 991,60 euro fino ad un reddito imponibile di 15.493,71 euro e di 495,80 euro per redditi fino ai 30.987,41 euro, a condizione che la residenza nel nuovo comune sia stata trasferita da non più di tre anni dalla richiesta della detrazione.
  • Per il coniuge a carico si possono detrarre 800 euro se si ha un reddito che non supera i 15 mila euro, che scendono a tra i 690 e i 720 euro per un reddito tra i 15 e i 40 mila euro. Passata tale soglia diminuiscono attraverso il calcolo di un coefficiente, fino a scendere a zero a quota 80 mila. Ulteriori sconti di imposta (fino a un massimo di 1.220 euro) si hanno in caso di figli a carico.
  • Detraibili al 19% sono numerosissime spese. Si va dalle donazioni ai partiti politici (fino a 103.291,38 euro), alle spese sanitarie e veterinarie (con una franchigia da 129,11 euro). Passando per quelle per i disabili, per l'assistenza agli anziani, per gli asili nido (con un massimo di 632 euro per figlio), attività sportive (fino a 210 euro), le assicurazioni sulla vita (qui il massimo è di 1.291,14 euro) e altre ancora.
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