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Dallo scorso 1° luglio è aumentato il valore esentasse del buono pasto elettronico di 1,71 euro. Si è dunque passati da 5,29 a 7 euro. A stabilirlo un emendamento alla legge di Stabilità. In questo arco di tempo, le richieste dei buoni pasto elettronici sono aumentate dell’80%. A renderlo noto QuiGroup, primo operatore a capitale italiano del settore.

Il presidente Gregorio Fogliani ha spiegato: “L’aumento ci fa capire che il mercato è pronto a evolversi verso il digitale, cosa che, per le aziende, significherà una notevole semplificazione della gestione. L’aumento è anche la prova che le imprese stanno cogliendo l’opportunità di fare welfare per i propri dipendenti, partendo proprio dal servizio sostitutivo di mensa di ultima generazione”.

In base alle alle proiezioni, come sottolineato da QuiGroup, le imprese investiranno 500 milioni di euro per la pausa pranzo, incentivate dalle agevolazioni fiscali. Fogliani ha affermato: “Per i dipendenti gli investimenti si tradurranno in un’integrazione di reddito intorno ai 400 euro annui per spesa alimentare, mentre per le imprese l’adozione del buono elettronico vorrà dire gestione più rapida e semplice”.

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