Assessore alle Infrastrutture, Ambiente e Territorio della regione Basilicata e coordinatore della Conferenza delle Regioni per il settore edilizio, Aldo Berlinguer parla degli ostacoli che rendono oggi il nostro Paese un "ambiente ostile" per chi voglia fare impresa nel settore dell'edilizia, e quali sono gli strumenti che potrebbero favorire una svolta.
Quali sono le priorità del settore delle costruzioni oggi sul tavolo delle Regioni?
Sicuramente il superamento del divario che ci separa da tanti Paesi in Europa e nel resto del mondo. Secondo i dati della Banca d'Italia siamo il 182esimo Paese dove si possa far impresa nel settore dell'edilizia, questo vuol dire che ci sono altri 181 Paesi che vengono preferiti dagli investitori. Non esiste in Italia un hospity enviroment (un ambiente ospitale) per le imprese. Basti pensare che servono 175 giorni per ottenere un permesso di costruzione, un'assoluta limitazione che deve essere superata.
Com'è possibile superare gli ostacoli burocratici?
Sicuramente adottando modelli nuovi che ci consentano di guardare non solo alle nuove costruzioni, ma anche al patrimonio esistente. Una strada da percorrere è l'implementazione di strumenti per la riqualificazione enegetica. Durante la conferenza di REbuild a Riva del Garda abbiamo toccato con mano la possibilità di riqualificare immobili nel giro di settimane o addirittura di un giorno, e di poter sostenere i costi con i benefici che si ottengono in termini di risparmio energetico. È un segnale che ci impone di adeguare un patrimonio edilizio che nel 55% dei casi ha più di 40 anni.
In una condizione di crisi per il settore come possono intervenire le Regioni?
Il tema è delicato. Tra le manifestazioni della crisi del regionalismo c'è la progressiva espropriazione delle prerogative regionali, come ad esempio il governo del territorio. Ci vorrebbe una cabina di regia con un'organizzazione più coesa a livello centrale che dialoghi con le varie realtà locale
Quant'è importante la riduzione della tassazione sulla casa?
Ci siamo rassegnati al fatto che la tassazione in Italia riposi su una duplice sfiducia tra cittadino e Stato: il governo pensa che il cittadino lo voglia ingannare e il cittadino pensa che lo Stato sia un nemico pubblico. Se si vuol innescare una fase di sviluppo è importante la riduzione fiscale anche per quanto riguarda i trasferimenti immobiliari, anche in quelle aree dove è necessario un intervento di rigenerazione urbana. In Basilicata, ad esempio, è di estrema attualità non solo il tema della rigenerazione urbana e quello della riqualificazione energetica, ma anche quello della vulnerabilità sismica.
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