Commenti: 0
divorzio
Creative commons

Guai con i creditori e casa a rischio di pignoramento? Un’idea potrebbe essere quella di venderla, donarla o intestarla alla propria moglie, dalla quale poi ci si separa. E’ una soluzione? Vediamo.

Pignoramento dell'immobile donato

Due dei modi di evitare il pignoramento sono la vendita o la donazione della casa. Un altro modo è conferirla in un fondo patrimoniale, a patto che il fondo stesso non sia destinato alle necessità familiari. Tuttavia, la donazione può essere revocata (tramite, appunto, “azione revocatoria”) se si giudica che vada contro l’interesse del creditore, che è prevalente. Il che significa che la casa donata è come se non lo fosse mai stata, se il creditore può dimostrare che la donazione è stata fatta per evitare il pignoramento. Cosa che si considera vera se, dopo la donazione, i beni del creditore restano insufficienti a soddisfare il debito risultando, ad esempio, nullatenente. Se invece anche dopo la donazione restassero in capo al creditore altri beni pignorabili (ad esempio un altro immobile), la donazione resterebbe valida e il pignoramento attaccherebbe il secondo immobile.

Vendere il bene a rischio di pignoramento

Il caso della vendita, invece, è una soluzione più “solida” contro il pignoramento, poiché, in caso la casa oggetto delle mire del creditore venisse venduta, interverrebbe anche l’interesse dell’acquirente che l’ha acquistata (quindi l’interesse del creditore non sarebbe più prevalente). A meno che non sia dimostrabile che l’acquirente fosse d’accordo ad acquistare per evitare guai al debitore.

Separarsi dal coniuge evita il pignoramento?

La terza “scappatoia”, come si diceva, è l’utilizzare la separazione tra i coniugi per evitare il pignoramento. Innanzitutto va detto che se la casa è cointestata, o i coniugi sono in comunione dei beni, il creditore può pignorare solo il 50% dell’immobile: il che può comunque portare alla sua vendita all’asta, il cui ricavato, per metà, andrà al coniuge cointestatario.

Separazione dei beni: quando si può evitare il pignoramento

In caso di separazione dei beni, invece, se la casa è intestata al coniuge non debitore non è pignorabile, mentre se è intestata al debitore è completamente pignorabile. In quest’ultimo caso, può essere una soluzione separarsi dal coniuge e stabilire come compensazione l’assegnazione della casa? In teoria, se la separazione è poi effettiva e prelude ad un vero divorzio, sì. Tuttavia si son verificati diversi casi in cui la separazione stessa è stata revocata come simulazione, quando si fosse verificato che i due coniugi continuavano a vivere insieme, condividendo perfino le spese, e che tutto l’atto della separazione era finalizzato al solo evitare il pignoramento della casa. Quindi lo stratagemma potrebbe non avere effetto, in caso non si abbia una reale intenzione di divorziare.

Una ulteriore soluzione potrebbe essere quella di cambiare regime patrimoniale: se due coniugi fino a quel momento sono stati in comunione dei beni possono passare alla separazione dei beni. Anche in questo caso, però, il creditore può intraprendere un’azione revocatoria, qualora fosse dimostrato l’intento di evitare il pignoramento.

In conclusione, la separazione dal coniuge o il regime di separazione dei beni non possono evitare il pignoramento.

Vedi i commenti (0) / Commento

per commentare devi effettuare il login con il tuo account