Oggi, 30 aprile, è il giorno della scadenza per la rottamazione ter delle cartelle. Ma commercialisti e consulenti del lavoro hanno chiesto già una proroga. Ecco la situazione.
Venerdì 26 aprile il Consiglio nazionale dei commercialisti ha inviato una lettera al Governo chiedendo una proroga del termine ultimo per aderire alla rottamazione ter delle cartelle (e del saldo e stralcio) motivato dal cattivo funzionamento della piattaforma per la presentazione delle domande. Lo stesso ha fatto anche il Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro.
A dire il vero, però, i tempi d’intervento sono davvero serrati. L’unica soluzione possibile, molto probabilmente, è quella che prevede un inserimento dell’ultimo secondo nel decreto crescita, prima dell’approdo in Gazzetta Ufficiale. In alternativa, potrebbe essere vagliata anche l’ipotesi dell’approvazione di un nuovo provvedimento nel Consiglio dei ministri in programma questa sera. In entrambi i casi, va specificato, che allo stato attuale non c’è ancora nulla di concreto.
A guidare la schiera dei professionisti che vorrebbero una proroga c’è la linea proposta dal Consiglio nazionale dei commercialisti, sottoscritta anche successivamente dai consulenti del lavoro, tributaristi e giovani commercialisti. La richiesta è quella di una proroga di almeno un mese rispetto alla scadenza del 30 aprile per la presentazione delle domande di rottamazione ter e saldo e stralcio.
Intanto, però, ne ha parlato ufficialmente il vicepremier leghista Matteo Salvini, che sulla pace fiscale ha puntato tantissimo sin dalla campagna elettorale. “Chiederò agli amici dei Cinquestelle di dire sì ad una proroga al termine della pace fiscale con un emendamento al decreto crescita, che è lo strumento più veloce”, ha spiegato il leader della Lega.
Nonostante il Mef abbia smentito in precedenza, in sede di conversione del decreto crescita potrebbe trovare spazio quella che, di fatto, sarebbe una nuova versione delle due sanatorie.
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