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Ecobonus, la guida per la richiesta da presentare all’Agenzia delle Entrate
GTRES

Il processo, e il calendario, previsto per ottenere l’ecobonus comporta diversi passaggi. Ecco una guida per inviare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate nei tempi previsti.

Il Sole 24 Ore, infatti, ha preparato una guida da seguire passo passo per rischiare di incorrere in errore, Dalla realizzazione dei lavori fino alla cessione, passando per le comunicazioni necessarie per lo sconto in fattura.

La prima data chiave è quella del 1° maggio del 2019, ovvero quando è entrato vigore il decreto crescita. Per gli interventi successivi a questa data è possibile richiedere lo sconto in fattura. Il primo passaggio è l’operazione di acquisto, che segue alcune regole particolari.

La fattura scontata, infatti, non avrà un imponibile Iva ridotto. Il fornitore dovrà compilare una fattura normale, con l’importo complessivo, indicando a parte lo sconto che, per legge, dovrà essere pari alla detrazione prevista per le diverse tipologie di intervento. Non sono possibili deroghe: importante ricordarlo.

Una volta effettuato il pagamento, che segue le consuete regole di tracciabilità (da eseguire con bonifico parlante), si passa alla fase successiva: quella della comunicazione da parte del cliente. Si parte il prossimo 16 ottobre con le prime comunicazioni e si arriva al massimo fino al 28 febbraio del 2020.

L’importo della detrazione da cedere viene calcolato sulle spese totali sostenute nel periodo di imposta. Dato che il periodo di imposta si chiude al 31 dicembre, ci sarà la tendenza dei cittadini ad effettuare la comunicazione solo dopo questa data.

Dopo la comunicazione, entra in gioco la regola per la quale il fornitore recupera il suo importo sotto forma di credito d’imposta (da utilizzare esclusivamente in compensazione), a decorrere dal giorno 10 del mese successivo a quello in cui è stata effettuata la comunicazione, in cinque quote annuali di pari importo.

Con buona approssimazione, quindi, il credito di imposta potrà essere inserito in F24 dal fornitore a partire dal 10 febbraio del 2020. Le cinque quote annuali andranno, con il tempo, recuperate tra il 2020 e il 2024.

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