Se si effettua con il bancomat il pagamento delle spese di ristrutturazione si ha diritto alle detrazioni fiscali? A chiederlo è un contribuente agli esperti di FiscoOggi, la rubrica telematica dell'Agenzia delle Entrate
Un contribuente ha effettuato quasi tutti i pagamenti per le spese di ristrutturazione con il bonifico ad eccezione di alcuni scontrini fiscali pagati con il bancomat per l'acquisto di materiali edili. A questo proposito chiede all'Agenzia delle Entrate se è possibile inserire in dichiarazione dei redditi anche la somma dei suddetti scontrini fiscali.
La risposta del Fisco è però negativa. Per usufruire della detrazione delle spese sostenute per interventi di recupero del patrimonio edilizio è necessario che i pagamenti, compresi quelli per l’acquisto di materiali, siano effettuati mediante l’apposito bonifico dedicato (bancario o postale). Si considera valido anche il bonifico effettuato “on line” e quello tratto su un conto acceso presso un istituto di pagamento.
Dal bonifico devono risultare:
- la causale del versamento, dalla quale si evinca che il pagamento è effettuato per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio
- il codice fiscale del beneficiario della detrazione
- il codice fiscale o il numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.
Possono essere pagate con altre modalità, ed essere comunque ammesse alla detrazione, le spese relative agli oneri di urbanizzazione, all’imposta di bollo e ai diritti pagati per le concessioni, le autorizzazioni e le denunce di inizio lavori, alla tassa per l’occupazione del suolo pubblico. Si tratta, generalmente, di versamenti da effettuare in favore di pubbliche amministrazioni con modalità obbligate.
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