La rottamazione ter è in scadenza, le ultimissime sulla possibile proroga

Il 14 dicembre è fissata la scadenza della rottamazione ter (e saldo e stralcio) per le rate riferite al 2020 e 2021 non pagate per via dello stop dovuto all’emergenza covid. Ma scopriamo le ultimissime notizie sulla possibile proroga della rottamazione ter richiesta da diversi fronti del governo e non solo.

Scadenza rottamazione ter

Il saldo, rispetto al precedente termine, è slittato di 14 giorni (5 di “tolleranza” più 9 di miniproroga decisa con il decreto fiscale) per la pace fiscale che comprende rottamazione ter e saldo e stralcio. Per il 2021 il versamento sarà in un'unica rata (sono 4 le scadenze da saldare).

Richiesta la proroga per la rottamazione ter

Il dibattito sulla pace fiscale, tuttavia, è tutt’altro che sopito. Da diverse ali del Parlamento, infatti, arrivano le richieste di una ulteriore proroga per rottamazione ter e saldo e stralcio. Il mini intervento con lo slittamento della scadenza operato dal decreto fiscale, infatti, non viene considerato congruo anche da esponenti della maggioranza.

All’esecutivo, infatti, viene richiesta una proroga contenuta magari in manovra, per veicolare una nuova pace fiscale. Ovvero riammettere al beneficio di rottamazione ter e saldo e stralcio chi non ha pagato entro la scadenza del 14 dicembre riprogrammando una nuova rateizzazione (secondo quanto previsto attualmente, infatti, chi non salda le rate passate decade dal diritto all’agevolazione).

Il viceministro all’Economia e alle Finanze, Laura Castelli, ha però già specificato: “Al tavolo del Fisco, con tutta la maggioranza, si è scelta una strada precisa, approvata poi dal Consiglio dei ministri, che vale 8 miliardi. In questo schema le cartelle esattoriali non ci sono”.

Intanto, Lega, Pd e FI, avevano già presentato degli emendamenti per una sorta di proroga alla rottamazione ter. Ovvero per uno spostamento dei termini dal 30 novembre al 31 dicembre per pagare le rate arretrate della rottamazione ter e del saldo e stralcio. Oppure, in alternativa, una richiesta per spalmare il saldo in quattro rate trimestrali (la prima entro la fine dell’anno).