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Superbonus 110, cessione del credito
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Cambia ancora la cessione del credito per il superbonus 110 e per gli altri bonus casa. Nella conversione in legge del decreto n 17 del 1º marzo 2022, il decreto bollette 2022, è infatti stata inserita la possibilità di una quarta cessione del credito. Vediamo come funzionerà adesso la cessione del credito (o lo sconto in fattura) alla banca o alla posta secondo le ultime novità

Come funziona il 110 per cento cessione del credito

Secondo l'articolo 119 del decreto Rilancio, per i bonus edilizi, così come per il 110 è introdotta la possibilità, in alternativa alla detrazione nella dichiarazione dei redditi, di optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito.

A diffrenza dello sconto in fattura che avviene direttamente nella fattura del fornitore, con la cessione del credito si cede il proprio credito maturato a banche, assicuratori, fornitori o altri terzi intermediari che anticipano i soldi per conto del committente

Quanto costa la cessione del credito alle banche

La cessione del credito non è a costo zero. Le banche infatti da una parte forniscono la liquidità necessaria al contribuente, dall'altra però trattengono una parte del credito d'imposta maturato per coprire le spese relative alla gestione delle pratiche e all'erogazione dei soldi.

Per potere cedere il credito d'imposta alle banche è necessario che siano state pagate pagate relative al SAL (stato di avanzamento dei lavori) o al saldo.

Le utime novità

Con il decreto energia viene introdotta la possibilità di optare per una quarta cessione del credito maturato. Nello specifico si dispone che le banche e gli intermediari autorizzati, quando abbiano esaurito le possibili cessioni, possano effettuare una quarta in favore di altri soggetti. Sebbene secondo una prima formulazione la banca era responsabile solidalmente per il recupero dell'importo eventualmente non spettante, un emendamento ha cambiato le carte in tavola.

Il relatore del decreto Energia Antonio Federico, capogruppo dei 5Stelle, ha infatti affermato: "L'emendamento al decreto Energia, a firma mia e del collega relatore Squeri, introduce la possibilità di una quarta cessione soltanto per i correntisti delle banche cessionarie. Un passo avanti significativo rispetto alla formulazione precedente del Governo che prevedeva la responsabilità solidale degli istituti di credito. L'interlocuzione con l'esecutivo ha prodotto una soluzione utile a sbloccare l'empasse in cui si trovano le imprese, che ora potranno portare i crediti in compensazione alla quarta cessione".

Le novità si applicano alle cessioni del credito comunicate all'Agenzia delle Entrate a partire dal 1º maggio 2022.

Inoltre secondo le ultime notizie, nell'articolo 29 ter, i soggetti IRES e i titolari di partita IVA, che possono trasmettere la dichiarazione dei redditi entro il 30 novembre 2022, potranno inviare la comunicazione dell'esercizio delle opzioni di sconto in fattura o cessione del credito anche oltre 29 aprile ed entro il 15 ottobre 2022.

Le ultime novità del DEF

Secondo la risoluzione al DEF approvata dal Parlamento si legge che "il governo valuterà la possibilità di cessione dei crediti di cui all'articolo 121 del decreto rilancio a soggetti diversi da banche, istituti finanziari e assicurazioni consentendo la cessione non solo ad esaurimento del numero delle possibili cessioni attualmente previste, ma anche prima". Inoltre il governo valuterà "il frazionamento del credito, qualora esso sia ceduto ai propri correntisti, anche in maniera frazionata per importo e annualità". .

 

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