Cosa comporta la risoluzione del contratto di locazione con cedolare secca? È necessario pagare l’imposta di registro? Sul punto è intervenuto il Fisco, che ha fornito specifici chiarimenti e ha precisato cosa accade nel caso in cui si sia scelto il regime opzionale che prevede il pagamento di un’imposta sostitutiva di Irpef e addizionali per il reddito derivante dall’affitto dell’immobile e l’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro e dall’imposta di bollo per registrazioni, risoluzioni e proroghe del contratto.
A Fisco Oggi, la rivista telematica dell’Agenzia delle Entrate, è stato domandato: “Con la registrazione di un contratto di locazione ho scelto la cedolare secca. Dovendo adesso comunicare all’Agenzia delle entrate la risoluzione anticipata dello stesso contratto, è vero che non devo pagare alcun importo a titolo di imposta di registro?”.
Nel fornire la sua risposta, il Fisco ha confermato che “per la risoluzione di un contratto di locazione per il quale è stata esercitata l’opzione per il regime fiscale della cedolare secca non è richiesto il pagamento dell’imposta di registro”. Sottolineando che “tra le imposte sostituite dalla cedolare secca, infatti, vi rientrano anche l’imposta di registro dovuta sulle risoluzioni e sulle proroghe dei contratti (a condizione che alla data della risoluzione anticipata sia in corso l’annualità per la quale è esercitata l’opzione per la cedolare o venga esercitata tale opzione per il periodo di durata della proroga)”.
Il Fisco ha però poi ricordato che, “se vi sono due o più locatori, questa regola vale solo se tutti hanno optato per il regime della cedolare secca; se anche un solo locatore non ha esercitato l’opzione, l’imposta per la risoluzione del contratto è dovuta”.
Ma cosa vuol dire “risoluzione del contratto”? Come spiegato dall’Agenzia delle Entrate, “si parla di risoluzione del contratto se il rapporto tra le parti è interrotto prima della scadenza naturale. In caso di chiusura anticipata occorre versare entro 30 giorni l’imposta di registro in misura fissa, pari a 67 euro. Il pagamento può essere effettuato sia tramite i servizi telematici dell’Agenzia sia con il modello F24 Elementi identificativi. In quest’ultimo caso, è inoltre necessario comunicare la risoluzione all’ufficio in cui è stato registrato il contratto. Se tutti i locatori hanno optato per il regime della cedolare secca, l’imposta di registro non è dovuta, ma è comunque necessario comunicare la risoluzione all’ufficio in cui è stato registrato il contratto”.
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