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L'assegno al nucleo familiare è uno dei sostegni economici per il lavoratore dipendente e la sua famiglia previsto dalla legge. Varia in base alla tipologia e alla composizione del nucleo familiare e del reddito percepito.

Assegno al nucleo familiare, i destinatari

L'assegno per il nucleo familiare è destinato ai lavoratori dipendenti, ai pensionati del Fondo lavoratori dipendenti, ai pensionati dei Fondi speciali e ai lavoratori parasubordinati (iscritti alla Gestione Separata).

Spetta anche ai lavoratori disoccupati che percepiscono l’indennità di disoccupazione, ai cassaintegrati, ai lavoratori in mobilità, ai lavoratori assenti per malattia o maternità, ai lavoratori richiamati alle armi e ai lavoratori in aspettativa.

E', infine, destinato agli assistiti per tubercolosi, ai pensionati da lavoro dipendente, ai soci di cooperative, al lavoratori con contratto a tempo parziale, ai lavoratori subordinati (cococo e cocopro), ai venditori porta a porta, ai liberi professionisti.

Assegno al nucleo familiare, come fruirne

L'assegno per il nucleo familiare spetta per intero al lavoratore per ogni mese (di 26 giornate) lavorato oppure ogni settimana di sei giornate in cui ha effettuato almeno 24 ore settimanali di lavoro.

Per poter fruirne è necessario prendere in considerazione il reddito del nucleo familiare. Si devono escludere i trattamenti di fine rapporto (liquidazione, buonuscita ecc.); le anticipazioni sui trattamenti di fine rapporto; l’assegno per il nucleo familiare e ogni altro trattamento di famiglia dovuto per legge; gli arretrati delle integrazioni salariali riferiti ad anni precedenti a quello di pagamento; le indennità di trasferta per la parte esclusa da Irpef; le pensioni tabellari ai militari di leva vittime di infortunio; le pensioni di guerra e le rendite Inail; le indennità di accompagnamento agli invalidi civili, ai ciechi civili assoluti, ai minori invalidi non deambulanti; gli assegni di superinvalidità sulle pensioni privilegiate dello Stato; le indennità di accompagnamento ai pensionati di inabilità Inps; l’indennità di frequenza ai minori invalidi civili; le indennità ai sordi prelinguali e ai ciechi parziali; gli indennizzi per danni causati da vaccinazioni, trasfusioni ed emoderivati.

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