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L'Albero della Vita durante lo spettacolo notturno
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Dallo scorso 31 ottobre, quando l’Expo 2015 ha chiuso i battenti, tutti si sono ritrovati d’accordo nell’affermare che il successo di tale evento deve continuare. Ma in che modo? La risposta arriva adesso dallo stesso presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Nel corso dell’incontro, al Piccolo Teatro di Milano, proprio per presentare il piano sul futuro del sito espositivo, il capo del governo ha fatto sapere che l’area di Rho diventerà “un grande centro di ricerca mondiale sulla genomica, i big data, la nutrizione, il cibo, la sostenibilità”. Un progetto a lungo termine, dunque, per il quale lo Stato è pronto a investire 150 milioni all’anno per i prossimi dieci anni.

Progetto Italia 2040

Renzi ha sottolineato che “bisogna impegnarsi per evitare che questa area diventi lo spazio del nostro rimpianto”. E ha aggiunto: “Lo spazio c’è tutto. A noi il compito di non sciuparlo. Il progetto Italia 2040 è un programma ambizioso”. Il presidente del Consiglio ha così illustrato il piano “Human technopole Italy 2040”, il quale prevede la realizzazione di un centro mondiale per gli studi su genomica, big data, nutrizione, cibo e sostenibilità. Un progetto che a regime dovrebbe arrivare a impiegare circa 1.600 ricercatori.

Nessun esproprio

Renzi ha poi voluto rassicurare sul fatto che da parte del governo centrale non ci sarà alcun esproprio. Il capo del governo ha quindi spiegato: “Nella parte immobiliare il compito di fare le regole spetta alle autorità locali. Noi diamo la disponibilità se ritenete che l’intervento del governo serva, se richiesto anche con la Cassa depositi e prestiti”. E ha aggiunto: “Lo spazio per fare un capolavoro c’è tutto. A noi il compito di non sciuparlo”.

Partite aperte sul post Expo

Il presidente del Consiglio ha quindi detto: “Da qui al 2040 non so come cambierà il mondo. Quello che so, però, è dove deve essere l’Italia. Per questo abbiamo una serie di partite aperte sul post Expo e penso a cosa può essere Milano capitale culturale. Sono certo che il governo ha un compito nei confronti di Milano”.

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