Il decreto legge sulle pensioni che recepisce la sentenza della Consulta è stato approvato e inviato al Quirinale, poi andrà alle Camere. Ma cosa prevede esattamente il provvedimento? Andiamo a scoprirlo.
L'indicizzazione
La rivalutazione automatica delle pensioni viene riconosciuta al 100% per i trattamenti fino a tre volte il minimo, al 40% per quelli superiori a tre volte e fino a quattro volte il minimo, al 20% per quelli superiori a quattro volte e fino a cinque volte il minimo, al 10% per quelli superiori a cinque volte e fino a sei volte il minimo. Per gli assegni complessivamente superiori a sei volte il minimo non ci sarà alcun adeguamento.
I tempi
La rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici è riconosciuta negli anni 2014 e 2015 nella misura del 20% e a decorrere dall’anno 2016 nella misura del 50%. Le somme arretrate dovute ai sensi del provvedimento sono corrisposte con effetto dal 1° agosto 2015.
I pagamenti
A decorrere dal 1° giugno 2015, i trattamenti pensionistici, gli assegni, le pensioni e le indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili, nonché le rendite vitalizie dell’Inail sono posti in pagamento il primo giorno di ciascun mese o il giorno successivo se festivo o non bancabile, con un unico mandato di pagamento. Dal 2017 i pagamenti sono effettuati il secondo giorno bancabile di ciascun mese.
Le rivalutazioni
In merito alle rivalutazioni della capitalizzazione del montante contributivo, il relativo coefficiente non potrà essere inferiore a 1, salvo recupero da effettuare sulle rivalutazioni successive. Il costo della misura sarà di 11,9 milioni fino al 2023 e di 200mila euro a partire dal 2024 e verrà coperto soprattutto riducendo l’autorizzazione di spesa del Fondo per interventi strutturali di politica economica.
Gli ammortizzatori
Per l'anno 2015, il Fondo sociale per occupazione e formazione viene incrementato di 1 miliardi di euro, ai fini del finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga. Gli oneri derivanti dall’incremento del fondo saranno coperti riducendo il fondo istituito dalla legge di Stabilità 2015 presso il ministero del Lavoro con una dotazione di 2,2 miliardi per ciascuno degli anni 2015 e 2016 e di 2 miliardi dal 2017. In arrivo anche il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga per il settore della pesca.
La solidarietà
Per il finanziamento di alcune tipologie di contratti di solidarietà, il decreto autorizza per l’anno 2015 la spesa di 70 milioni di euro. Per la copertura della somma autorizzata per questi contratti di solidarietà viene disposto l’utilizzo delle disponibilità in conto residui relative al Fondo sociale per occupazione e formazione.
Tfr in busta paga
Per quanto riguarda il Tfr in busta paga, sulla base della legge di Stabilità 2015, i datori di lavoro che non intendono corrispondere subito con risorse proprie la quota maturanda di Tfr possono accedere a un finanziamento assistito da garanzia dello Stato quale garanzia di ultima istanza.
I tempi
Il decreto-legge entrerà in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione.
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