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Con il decreto sulle liberalizzazioni si riapre la partita sulle polizze mutui. Isvap e abi a confronto sulle nuove norme

La partita sulle polizze mutui è appena cominciata e sul campo già si sono scontrate l’isvap, l’autorità di controllo sulle assicurazioni, e l’abi, l’associazione bancaria italiana. Tutto è partito dall’intervento di giancarlo giannini, presidente dell’isvap, che in commissione industria del senato ha evidenziato la necessità d’introdurre nel decreto sulle liberalizzazioni il divieto per le banche di obbligare i propri clienti a contrarre una polizza assicurativa, contestualmente all’apertura di un mutuo

Il presidente dell’isvap ha proposto d’inserire nel decreto sulle liberalizzazioni una norma per porre fine alla pratica scorretta di molte banche di obbligare, al momento della stipula dei mutui, i propri clienti a contrarre una polizza assicurativa. Alla luce dei dati raccolti dall’isvap questa pratica sarebbe molto diffusa fra gli istituti di credito italiani, che, di fatto, imporrebbero l’assicurazione quale condizione indispensabile per accedere ad un mutuo.

Secondo giannini, inoltre, il provvedimento introdotto nel dl liberalizzazioni, che prevede l’obbligo di multi-preventivazionei,  “non appare di per sé in grado di porre fine alle pratiche altamente pregiudizievoli per i consumatori” da parte delle banche, che “costringono i propri clienti alla stipulazione della polizza e applicano commissioni pari in media al 44% dei premi corrisposti, con punte del 79%

A tal proposito, giannini ha, inoltre, ricordato che l’isvap si è già mossa in questo senso, emanando un regolamento che vieta alle banche e agli intermediari finanziari di assumere contemporaneamente la qualità di erogatori/distributori delle polizze e beneficiari degli stessi. Giannini ha concluso proponendo d’inserire la disposizione dell’isvap nel decreto sulle liberalizzazioni, dandogli così forza di legge

Immediata la replica di Giovanni sabatini alle dichiarazioni del presidente dell’isvap. Nell’audizione successiva, il numero uno dell’abi, ha sostenuto che non sussiste nessuna pratica scorretta da parte delle banche, né si può parlare di conflitto d’interesse. “Quando una banca concede un mutuo – ha spiegato – ha la garanzia dell’immobile che copre una percentuale alta dell’ammontare, pari al 60-70%. Il problema è del cliente e non delle banche: se, infatti, perde il lavoro o la vita poi perde anche la casa. Non c'è, quindi, nessun conflitto di interessi. Semmai c’è coincidenza di interessi; la stipula del contratto di assicurazione consente alla banca una più agevole recuperabilità del credito”

Sabatini ha però sottolineato l’importanza di un’informazione trasparente sulle Assicurazioni legate ai mutui . A questo riguardo ha affermato che l’abi aveva “avviato un progetto per rendere semplice la trasparenza sui mutui, prevedendo che nel prospetto si metta a confronto il mutuo con la polizza e senza polizza”. Il direttore dell’abi ha, inoltre, dichiarato che se le proposte dell’isvap venissero accolte, si ridurrebbe “drasticamente il numero dei clienti che contraggono un’assicurazione”. Infine, sabatini ha aperto uno spiraglio di conciliazione con l’isvap: “accettiamo il divieto dell'isvap che la banca sia la beneficiaria della polizza assicurativa – ha detto – ma all'interno di una norma ragionata”

*Articolo di Francesco tempesta

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