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Estinzione anticipata mutui, Adusbef e Federconsumatori: “Rischia di tornare la penale”
GTRES

Torna alla ribalta il tema dell’estinzione anticipata mutui. A parlarne sono le associazioni Adusbef e Federconsumatori ricordando che entro il 21 marzo 2016 dovrà essere recepita la direttiva europea sui mutui, di cui l’articolo 25 prevede la possibilità per la banca di avere diritto a “un indennizzo equo e obiettivo” in caso di rimborso anticipato del mutuo da parte del consumatore.

Indietro di 8 anni

Nel dettaglio, Adusbef e Federconsumatori hanno spiegato: “L’Europa delle banche, con la direttiva europea che dovrà essere recepita e trasformata in decreto entro il 21 marzo 2016,  taglia ancora una volta i diritti di coloro che sottoscriveranno un mutuo, chiedendo all’Italia di tornare indietro di 8 anni con l’applicazione di una norma ‘armonizzatrice’, che ha la finalità di  ‘armonizzare’ gli esclusivi i profitti delle banche. La direttiva (2014/17/Ue) del 4 febbraio 2014, reintroduce il balzello dell’estinzione anticipata sui mutui, che in parole semplici è quella percentuale che trovavamo sui contratti di mutuo e che paradossalmente penalizzava chi, da bravo pagatore, decideva di estinguere anticipatamente un mutuo”.

A rischio il mercato delle surroghe

Le due associazioni hanno quindi sottolineato: “Se questo decreto, che dovrà essere reso operativo entro il 21 marzo 2016, sarà approvato come vuole la direttiva europea, porterà un freno al mercato delle surroghe,  attivato dai consumatori per trasferire un mutuo da una banca ad un’altra per ottenere migliori condizioni, così come previsto dall’ex ministro del Ministero Sviluppo Economico Pier Luigi Bersani con il suo noto decreto legge del 2007, che eliminò gradualmente la penale di estinzione, facendo sviluppare concorrenza e mercato, un modello da esportare nell’Europa dei banchieri. Gli ultimi dati del mercato delle surroghe  dicono che questo mercato vale il 60% dei mutui grazie appunto alla legge Bersani sulla portabilità gratuita dell’ipoteca per trasferire il mutuo da un istituto ad un altro, e qualora dovesse passare questo decreto, assisteremmo ad un crollo delle ri-negoziazioni, con ulteriori aggravanti a danno dei consumatori, come l’introduzione dei pacchetti assicurativi e finanziari”.

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