Crescono le richieste di mutui ad agosto. Secondo il periodico Barometro Crif, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente si tratta, considerati nuovi mutui e surroghe, di una crescita del 4,6%.
Secondo l’indagine di Crif, si conferma anche il trend di crescita dell’importo medio richiesto, che si è attestato a 127.547 euro (+2,5% rispetto all’agosto 2017). Il numero maggiore di richieste si concentra ancora nella fascia di importo compreso tra 100.001 e 150.000 euro, con il 29,7% del totale, in crescita di +0,3 punti percentuali rispetto all’agosto 2017. Dato, poi, il ribasso dei prezzi immobiliari che perdura, gli importi richiesti si fanno più modesti: secondo Crif solo un quarto delle richieste supera i 150 mila euro.
Quanto alla distribuzione per classe di durata dei mutui richiesti, invece, si conferma la preferenza degli italiani per piani di rimborso compresi tra i 16 e i 20 anni, che arrivano al 26,0% del totale delle richieste, in crescita di +1,6 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2017. Complessivamente, oltre il 70% delle richieste prevede un piano di rimborso superiore ai 15 anni (in crescita di +2,4 punti percentuali) mentre quelle con durata inferiore ai 5 anni, perlopiù relative ai mutui di sostituzione, hanno un peso pari allo 0,6% del totale, valore dimezzato rispetto al 2017.
Qual è la fotografia del mutuatario medio? Secondo i dati Crif, la fascia d’età compresa tra i 35 e i 44 anni rimane maggioritaria, con una quota pari al 34,5% del totale, seppur in leggero calo rispetto al 2017(-0,8 punti percentuali). Le altre classi di età non mostrano variazioni sostanziali ad eccezione di quella compresa tra i 25 e i 34 anni che cresce di 0,6 punti percentuali, arrivando al 25,1% del totale. Da notare che sono in aumento le richieste da parte delle fasce di popolazione più giovane, con una quota pari al 27,5% del totale che risulta presentato da persone con meno di 35 anni.
“Nel mese di agosto si conferma il trend di progressivo sviluppo del mercato dei nuovi mutui a fronte di un costante ridimensionamento delle surroghe, che vedono sempre più ridurre il proprio peso dopo il picco registrato nel 2015 - commenta Simone Capecchi, Executive Director di CRIF. – In questo scenario, gli operatori attivi sul mercato dei prestiti ipotecari stanno rinnovando le proprie strategie, proponendo condizioni ancora vantaggiose anche in previsione della imminente sospensione a dicembre del quantitative easing da parte della BCE, che potrebbe riportare i tassi a livelli sensibilmente più alti rispetto a quelli attuali”.
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