I dati dell'ultima rilevazione di CRIF
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Mutui e surroghe, è boom nel 2021
GTRES

Torna il momento d’oro per surrogare il mutuo in Italia. Ad aprile 2021 l’incremento delle richieste di nuovi mutui e surroghe è stato dell’85% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, fortemente condizionato dal lockdown. Questo il quadro che emerge dall’analisi di CRIF.

“Prendendo in considerazione il singolo mese di aprile, i volumi di richieste di mutuo riscontrate nell’ultima rilevazione non solo sono quasi il doppio rispetto a un anno fa, quando di fatto l’operatività era stata bloccata dalle restrizioni agli spostamenti per contenere la pandemia, – commenta Simone Capecchi, Executive Director di CRIF, - ma risulta il più elevato in assoluto degli ultimi 10 anni, a conferma del ritorno di interesse verso l’acquisto di un immobile ad uso residenziale. La dinamica in atto è indubbiamente favorita dal progressivo miglioramento del clima di fiducia, ma anche dalle interessanti opportunità offerte da tassi di interesse prossimi ai minimi storici e da prezzi degli immobili ancora estremamente appetibili”.

Mutui e surroghe, è boom nel 2021
CRIF

Mutui, quali somme si possono ottenere

Rispetto al corrispondente mese del 2020 ad aprile si registra un leggero calo dell’importo medio richiesto (-1,6%), che si è attestato a €138.383. Si tratta comunque del valore più elevato degli ultimi 12 mesi.

Mutui e surroghe, è boom nel 2021
CRIF

Per quanto riguarda la distribuzione per fascia di importo, le richieste tra 100.000 e 150.000 euro rappresentano la soluzione preferita dagli italiani (circa 30% del totale), un dato sostanzialmente in linea con il corrispondente periodo del 2020. Al secondo posto (con il 25,1%) permane la classe di importo tra 150.000 e 300.000 euro mentre valori al di sotto dei 100.000 euro caratterizzano 4 richieste su 10.

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CRIF

Periodo di ammortamento del mutuo

Dall’analisi della distribuzione delle richieste per durata si conferma il trend degli scorsi mesi che vede la classe compresa tra i 26 e i 30 anni sempre più in cima alle preferenze delle famiglie italiane, con il 26,4% del totale (+4,2%). Si registra invece una lieve contrazione (-1,8% vs 2020) per la classe di durata tra i 20 e i 25 anni, che assorbe il 24,5% delle richieste totali. Il fatto che quasi 8 richieste su 10 presentino piani di rimborso superiori ai 15 anni fornisce una conferma della tradizionale prudenza delle nostre famiglie, che tendono a spalmare la restituzione del finanziamento su un orizzonte temporale sufficientemente lungo nel tentativo di ridurre quanto più possibile il peso delle rate sul bilancio familiare.

 

Mutui per giovani under 35

Altro dato interessante, quello che vede gli under 35 protagonisti di questa ripresa: rappresentano infatti ben il 29,4% delle richieste totali contro il 26,3% di un anno fa.

In generale la classe di età che spiega la quota maggioritaria delle richieste di mutuo si conferma essere quella compresa tra i 35 e i 44 anni, con il 33,4% del totale. Incide in modo significativo anche quella tra i 18 e i 24 anni, arrivata al 2,6% rispetto al 2,0% di un anno fa, e quella tra i 25 e i 24 anni, che spiega il 26,8% del totale contro il 24,3% dell’aprile 2020.

“Se una spiegazione della dinamica in atto potrebbe essere individuata nella minore incidenza delle surroghe tra le fasce di popolazione più giovani considerando la recente stipula dei contratti, per il prossimo futuro ci si può attendere un ulteriore consolidamento del peso di questo segmento di clientela grazie anche alle garanzie statali e alle agevolazioni allo studio per favorire l’acquisto della prima casa da parte degli under 35”– spiega Capecchi.

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