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La sindaca di Barcellona, Ada Colau
La sindaca di Barcellona, Ada Colau GTRES

Il tribunale contenzioso-amministrativo n. 1 di Barcellona ha emesso l'11 ottobre una sentenza a favore di idealista, ritenendo nulla la sanzione di 90.001 euro che il Comune di Barcellona ha imposto a fine 2019 a idealista per un presunto caso di discriminazione e razzismo in un annuncio di un appartamento pubblicato da un'agenzia immobiliare.

In particolare, il giudice ritiene che: 

- Il Consiglio comunale di Barcellona ha dato un'interpretazione estensiva non adeguata alla legge quando ha sanzionato idealista come agenzia immobiliare. “idealista non rientra nella definizione di agente immobiliare di cui all'articolo 55 della legge sul diritto all'abitazione in Catalogna (LDV), poiché si tratta di una piattaforma neutra e passiva, in cui sono gli utenti che pubblicano direttamente i loro annunci, in nessun caso si può mediare attivamente tra due persone o svolgere una condotta attiva. In effetti, la piattaforma non pubblica nulla, sono gli utenti che lo fanno. La piattaforma svolge attività di intermediazione elettronica, da non confondere con l'intermediazione svolta dagli agenti immobiliari. Di conseguenza, l'Amministrazione sta interpretando in maniera estensiva la nozione di agente immobiliare, prevista dal citato articolo 55.1 del LDV, per sanzionare idealista. In breve, ciò che idealista fa è mettere a disposizione una piattaforma"

- Il Comune di Barcellona non ha rispettato la legge. La sentenza che condanna il consiglio comunale e dà la ragione a idealista ritiene che “il consiglio comunale di Barcellona avrebbe dovuto rivolgere preventivamente a idealista una specifica richiesta di ritiro dell'annuncio, prima di rivendicare qualsiasi responsabilità, un estremo che non è stato attuato dall'amministrazione che ha presentato la domanda, per cui è incorso nell'infrazione dei precetti indicati”

- La delibera emessa dal direttore del servizio politiche della casa di Barcellona è nulla di diritto. Il giudice appoggia pienamente il ricorso di idealista contro il Comune di Barcellona e accoglie il ricorso contenzioso-amministrativo presentato da idealista contro la delibera del 03/09/2020 emessa dal"Gerenet d'Habitatge", del Comune di Barcellona, e ​​di conseguenza dichiara nulla la delibera impugnata con gli effetti che ciò comporta.

Con questa sentenza contro la sindaca Ada Colau e il team del Servizio di politiche abitative, idealista ottiene un'altra vittoria sulla squadra del governo municipale e sulla sua strategia diffamatoria , che ha causato un grave impatto sulla reputazione di idealista, che sembra essere il vero obiettivo di tutte le sanzioni.

Come idealista vogliamo denunciare che:

- Massima copertura mediatica: in relazione a questo caso, il Comune di Barcellona ha lanciato un comunicato stampa in cui annunciava l'avvio di un procedimento disciplinare contro idealista per discriminazione a  diverse centinaia di giornalisti, che includeva tutti i media locali, regionali, statali e più rilevanti a livello internazionale. Qualcosa di inaudito e che non è accaduto in altri procedimenti sanzionatori avviati dalla stessa squadra comunale. Contestualmente a tale comunicazione -e senza nemmeno aver preventivamente comunicato alla società di quale annuncio si trattasse, né aver concluso il procedimento e irrogato formalmente la sanzione-, la stessa sindaca si è spinta oltre e ha accusato idealista, tramite il suo profilo Twitter, di pratiche razziste, violando completamente il diritto di difesa dell'idealista, che venne a conoscenza dell'annuncio che ha portato all'apertura del procedimento sanzionatorio da parte degli stessi giornalisti.

Twitter sindaca di Barcellona
idealista/news

Inoltre, altri membri della squadra municipale, come Marc Serrá Solé, Assessore ai Diritti dei Cittadini e alla Partecipazione, e Javier Burón,  Direttore dei Servizi Abitativi di Barcellona, ​​si sono dedicati a pubblicizzare ampiamente la presunta sanzione ( quando non era stata ancora imposta o comunicata all'azienda). Fatto che non è avvenuto con nessun'altra sanzione applicata in precedenza. Burón, infatti, è arrivato a rendere noto sul suo profilo Twitter personale fino a 11 volte nello stesso giorno, il 21 dicembre 2019, l'apertura del procedimento sanzionatorio contro idealista.

Queste campagne di diffamazione diffuse da rappresentanti comunali con responsabilità urbanistica, lobby immobiliari dell'estrema sinistra e politici di riconosciuta rilevanza hanno avuto l'obiettivo di causare il maggior danno alla reputazione di idealista.

- Uso dei mezzi pubblici municipali per una persecuzione mediatica - Il Comune di Barcellona sta stanziando enormi risorse finanziarie e umane per cercare di raggiungere il suo obiettivo di screditare idealista come fonte affidabile e autorizzata nel settore immobiliare.

Ma vanno anche oltre: il team  municipale non spreca più solo le proprie risorse, ma idealista ha appreso che sono stati assunti consulenti legali esterni per gestire i suoi procedimenti contro idealista.

idealista ha già vinto due degli otto ricorsi presentati contro il Comune di Barcellona e la società spera che nei prossimi mesi siano emesse le restanti sentenze a suo favore.

Consulta la sentenza completa

 

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1 Commenti:

marcello
9 Novembre 2022, 10:55

così imparate a votare per Podemos...

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