Il lockdown ha pesato molto sul settore immobiliare, ma il settore degli affitti, e in particolar modo quello degli affitti luxury, potrebbe essere un valido punto di ripartenza per la redditività del settore immobiliare. In quest’ottica, Milano Contract District presenta il progetto di rilancio di Torre Littoria a Torino.
L’edificio, nei pressi di Piazza Castello in centro a Torino, si sviluppa su 19 piani con quasi 90 metri di altezza e rappresenta uno dei cinque palazzi più alti della città, con una vista mozzafiato sullo skyline del capoluogo piemontese.
L’immobile, come quello di Piazza Sant’Ambrogio a Milano, rientra tra gli asset residenziali in capo alla divisione Real Estate di Reale Immobili e fa parte della collezione di edifici residenziali appartenenti alla collezione “Prestige” e destinati alla locazione di pregio.
Gli appartamenti si dividono tra unità singole monopiano e duplex con terrazzi annessi. Sono disponibili con diverse metrature e sono dotati delle soluzioni che rendono gli ambienti funzionali, confortevoli e allineati ai nuovi standard di comfort abitativo. Immobili smart con domotica d’avanguardia, per esempio,gestione del clima differenziata per ogni zona della casa e connettività già predisposta in ogni ambiente. Il tutto all’interno di un edificio unico, di assoluto valore storico e culturale con servizi esclusivi, come la conciergerie, le aree dedicate al benessere e alla condivisione.
Tra i brand partner del District coinvolti nel progetto d’interior degli appartamenti di Torre Littoria: Ernesto Meda per le cucine, Fontanot per le scale, Lema per le armadiature e Flos per alcuni elementi illuminotecnici.
In coordinamento con lo studio di progettazione Camerana & Partners, che ha curato l’art direction e il layout dei tagli degli appartamenti della torre, Milano Contract District è stata incaricata dalla committenza di affiancarsi allo studio per la realizzazione del progetto d’interior per il quale ha lavorato per oltre 15 mesi il project team“design&build”deputato in MCD a seguire queste tipologie di interventi.
“Si è trattato di un vero e proprio lavoro a sei mani a fianco dello studio Camerana e della committenza”, spiega il Ceo Lorenzo Pascucci. “Lo sforzo è stato quello di tradurre un complesso progetto di interni studiato su carta in una fornitura di prodotti e soluzioni di interior su misura che mantenessero alti gli standard qualitativi, incontrando i budget allocati dal committente”.
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