"Assolutamente sì". Il ponte sullo stretto di Messina si farà. Parola del vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ad Agorà su Raitre.
"Quando c'è un'opera pubblica - ha osservato Salvini - è chiaro che bisogna chiedere ai cittadini indennizzandoli di mettersi a disposizione per la pubblica utilità, ogni opera pubblica coinvolge famiglie come queste che verranno assolutamente, legalmente indennizzate una volta che il progetto sarà approvato in via definitiva cosa che conto accada entro l'anno".
"Quindi - ha ribadito il Ministro - dopo circa un secolo di chiacchiere, promesse, soldi spesi vanamente, l'obiettivo è aprire i cantieri di un'opera pubblica che cambierà la vita a milioni di siciliani, calabresi e italiani. Chiaro che ci sarà il sacrificio di 300-400 persone ma a fronte di un cambiamento, di un miglioramento per milioni di persone e di stimati 120mila posti di lavoro durante la costruzione e durante l'esercizio. Si migliora l'ambiente, perché non si inquina più l'acqua, non si inquina più l'aria e invece di metterci tre ore, invece di fare ore di coda in estate, invece di far spendere ai pendolari quattrini per andare da Messina a Reggio, in pochi minuti in treno o in moto o in macchina si attraverserà lo stretto. Sarà un grande rilancio economico per l'Italia".
"Il costo stimato dell'opera è di 12 miliardi ma i cantieri non sono aperti e la stima definitiva ci sarà entro l'anno quando ci sarà l'approvazione del progetto", ha concluso.
Il ministro delle Infrastrutture interviene anche su altri temi legati alle costruzioni in Italia.
"La rete ferroviaria per quanto di nostra competenza è riattivata, sono in costante contatto con Anas per le strade statali, per verificare frane e smottamenti, - spiega, in relazione al maltempo degli ultimi giorni. - C'è bisogno di trattenerla quest'acqua facendo nuove dighe, nuove vasche di laminazione, bacini di espansione per i fiumi e i torrenti: spero che almeno su questo non ci siano i comitati del no perché altrimenti poi vediamo queste immagini".
Salvini parla anche del piano casa che sarà in Consiglio dei ministri la prossima settimana. "Sì, l'obiettivo è arrivare a questa grande opera di sburocratizzazione, liberare le case degli italiani da questa burocrazia, a partire da settimana prossima".
"La maggioranza delle case degli italiani - ha aggiunto - ha piccoli problemi interni: bagnetti, finestra, veranda, cameretta. Milioni di case sono bloccate dalla burocrazia, il nostro obiettivo è andare a sanare queste piccole irregolarità interne. Se uno si è fatto la villa con piscina o due piani in più abusivamente lì la risposta è l'abbattimento. Ma se uno ha 8 mq in più fatti trenta anni fa è giusto vada in comune, paghi e torni proprietario serenamente e liberamente del suo immobile".
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