Usa, si fa largo il movimento per lo “sciopero” degli affitti
Gli effetti della crisi toccano anche il real estate statunitense

Le conseguenze economiche del lockdown stanno scatenando un effetto domino che finisce per incidere in ogni settore e in ogni parte del mondo. E così negli Stati Uniti un movimento ha iniziato a chiedere al governo lo stop al pagamento degli affitti.
Il movimento in questione ha preso forma e sta dilagando sui social, dove continua a crescere spontaneamente diventando sempre più virale con l'hashtag #CancelRent. “Cancella l’affitto”, questo è l’obiettivo ambizioso a cui si punta, convincere il governo a sospendere il pagamento degli affitti e dei mutui fino a quando la crisi dovuta al coronavirus non avrà allentato la morsa.
Tuttavia, l’obiettivo è tutt’altro che facile da raggiungere. Per cancellare il pagamento degli affitti e dei mutui, infatti, il governo sarebbe chiamato a intervenire direttamente sul mercato immobiliare, dovrebbe entrare nel merito di contratti privati e ordinare alle banche e ai proprietari di casa di non riscuotere i pagamenti.
Si tratterebbe di un intervento che non ha precedenti nella storia statunitense e che, per di più, in molti ritengono addirittura incostituzionale. Proprio perché il movimento, come è facile immaginare, sta prendendo sempre più piede, i proprietari di casa hanno chiesto apertamente alle autorità di non intervenire, perché avallare la sospensione degli affitti significherebbe innescare conseguenze pericolose fra bancarotte e minori entrate per gli Stati.
Coronavirus: Usa, 'non paghiamo affitti' (Ansa)