Gran Bretagna, i fondi privati ​​sono sempre più interessati al mercato degli affitti

I fondi privati ​​sono sempre più interessati al mercato degli affitti nel Regno Unito. La società di consulenza immobiliare Savills assicura che nei primi tre trimestri del 2024 sono stati investiti 1,5 miliardi di sterline (1,8 miliardi di euro) nel mercato immobiliare britannico, soprattutto in case unifamiliari, per poi metterle sul mercato degli affitti e ottenere un ritorno economico.

La società di consulenza afferma che la somma investita tra il 2021 e il 2022 non raggiunge quanto accumulato nei primi nove mesi del 2024, pur ricordando che sono anni in cui il covid-19 era in agguato. Nel 2023 si è però registrato il record, 1,9 miliardi di sterline (2,3 milioni di euro), cifra che la società di consulenza prevede sarà simile o addirittura superata, seppur con cautela, visto che la situazione del mercato immobiliare britannico è delicata.

Interesse per le case unifamiliari

Grande è l'interesse per le case unifamiliari. Savills assicura che questo aumento degli investimenti in questo tipo di immobili è dovuto al fatto che i proprietari preferiscono inquilini stabili e a lungo termine, il che rende ancora più complicata per i giovani la ricerca di un affitto. Inoltre sottolineano che una casa unifamiliare è più facile da costruire se si tiene conto dell’esigente sistema di pianificazione del Regno Unito.

Se guardiamo i dati, Savills assicura che il 54% di quanto viene investito in case in affitto sono proprietà unifamiliari; un fatto che è cambiato significativamente nel corso degli anni. Nel 2023 questa percentuale era del 32% e nel 2019, anno prima della pandemia, era del 5%.

Numero di case

In questi nove mesi sono state acquistate e successivamente affittate circa 5.000 case, un dato che supera del 20% quanto registrato nello stesso periodo del 2023, anno in cui furono ceduti circa 7.00 immobili, un dato che prevede di superare.

Questi investimenti in immobili in affitto da parte di grandi aziende internazionali hanno in parte aggravato la crisi immobiliare nelle isole, che ha spinto migliaia di cittadini britannici a optare per l'affitto a causa degli alti prezzi delle case in vendita.