Le divisioni ereditarie ora sono in formato elettronico. Ma solo per chi possiede una smart carda che lo abiliti alla firma digitale degli atti. Il 24 giugno scorso, infatti, è stato approvato dal consiglio dei ministri lo schema di decreto legislativo relativo all'atto pubblico informatico. Così quando - con l'apertura della successione - gli eredi subentrano nella posizione giuridica del defunto, e devono stipulare un accordo di divisione ereditaria per ottenere l'assegnazione di beni specifici. Tutto questo, ora è possibile farlo con un atto pubblico informatico
Ma che cos'è e in cosa consiste? si tratta di un documento digitale che manda in pensione il vecchio modello cartaceo. Infatti i notai mediante questo procedimento possono redigere, sottoscrivere e conservare l'atto in maniera del tutto informatizzata. Attualmente si può ricorrere alla forma digitale per il rilascio delle copie notarili, per l'attestazione di conformità di copie e documenti formati su qualsiasi supporto e per la rettifica di errori mediante certificazione dello stesso notaio
La nuova procedura dovrebbe garantire risparmi di tempo e delle spese di trasferta per presenziare alla firma di atti davanti ad un unico notaio. Infatti è previsto che ci si possa rivolgere contemporaneamente a due diversi pubblici ufficiali, anche in diverse città, collegati tra loro dalla rete unitaria del notariato (c.d. Run) che mette in comunicazione tutti i notai presenti sul territorio nazionale
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