La rivincita dei piccoli centri sulle grandi città. Dopo 4 anni sono i comuni minori a spingere il mercato immobiliare, superando, in termini percentuali, le città più grandi. Complici in molti casi i prezzi più contenuti. A dirlo è l'ultimo rapporto dell'agenzia del territorio, che parla, in ogni caso, di numeri molto bassi
Nel lll trimestre 2011 l’incremento registrato a livello generale riguarda essenzialmente i comuni minori, che guadagnano circa il +2% del mercato, mentre i capoluoghi risultano sostanzialmente stabili, con un +0,2%. I comuni minori non mostravano dal iv trimestre 2007 performance migliori
Dei capoluoghi
Nelle diverse macro aree la situazione del lll trimestre del 2011 si presenta per il mercato delle abitazioni ovunque positiva, con l’unica eccezione dei capoluoghi del centro in perdita del -1,1%. Per contro, dopo i cali sostenuti registrati negli scorsi trimestri, i comuni minori dell’area del centro guadagnano un incremento del +1,8%. L’incremento maggiore si rileva nei comuni non capoluoghi del sud, +5,4%. I tassi tendenziali di variazione del nord risultano stazionari con incrementi del +0,2% per i capoluoghi e del +0,1% per i comuni minori
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Ricordiamo che queste percentuali si riferiscono agli andamenti trimestrali e, sebbene siano di fatto imprevisti, non devono far dimenticare che complessivamente, rispetto all’omologo trimestre del 2004, il mercato residenziale nei capoluoghi si è contratto del -24% circa, con le perdite maggiori al nord, -25% circa, e poco inferiori al sud, -21,1%. Risulta maggiore la perdita dal 2004 per il mercato residenziale dei comuni minori, -29% circa, con i comuni del centro che hanno perso il 30% circa
I dati del 4º trimestre ci diranno se si è trattato di un fuoco di paglia e in effetti gli analisti prevedono un netto calo, dovuto anche alla contrazione dei mutui
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