Va avanti l'inchiesta sul calcioscommesse, che prima dell'estate era già esplosa con grande strepito. La polizia ha scoperto un'organizzazione transnazionale con vertice a singapore e basi operative nell’europa dell’est, che operava per truccare i risultati dei campionati italiani. In 17 sono finiti in carcere, tra cui l'ex capitano dell'atalansta, cristiano doni, e Luigi sartor
Secondo la procura di Cremona, al vertice c’era un certo eng tan seet, detto "dan", che attraverso una rete di collaboratori a singapore e nell’europa dell’est lavorava per alterare incontri nei campionati italiani e in altri paesi. I giocatori e gli ex arrestati sarebbero stati corrotti per falsare i risultati degli incontri su cui l’organizzazione aveva scommesso forti somme di denaro
Secondo gli inquirenti sarebbero diverse le partite alterate dei campionati 2009-2010 e 2010-2011 di serie b, secondo quanto accertato dalla polizia nell’ambito dell’indagine sul calcioscommesse. Il capitano dell'atalanta, secondo l'accusa, sarebbe coinvolto nella combine di almeno tre incontri dell'atalanta del campionato di serie b dell'anno scorso
Doni è già stato sospeso per tre anni dalla giustizia sportiva dopo che la prima fase dell’indagine della procura di Cremona, nel giugno scorso, aveva portato alla luce un suo coinvolgimento. Secondo l’accusa doni deve andare in carcere perché, assieme a Antonio benfenati (gestore di uno stabilimento di cervia) e all’ex preparatore atletico del Ravenna, Nicola santoni, sarebbe coinvolto nella combine di alcune partite del campionato scorso dell’atalanta
L'operazione della polizia costituisce la seconda tranche dell'inchiesta della procura di Cremona "last bet" che a giugno scorso ha portato in carcere 16 persone tra cui l'ex giocatore della nazionale, beppe signori e altri calciatori come paoloni, sommese e micolucci
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