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Ue: il 25% delle famiglie italiane non riesce a pagare il mutuo. La smentita dell'abi: è solo l'1,2%
Risparmio garantito con il mutuo a tasso variabile
 
Alla domanda “il tasso variabile adesso conviene?” la risposta sincera è assolutamente sì. Oltre al taglio del tasso di riferimento europeo dall’1 allo 0,75%, anche l’euribor ha continuato a perdere quota: quello a 3 mesi attestandosi intorno allo 0,4%, e quello mensile sotto lo 0,2%
 
Se si dovesse accendere un mutuo a tasso variabile oggi si riuscirebbe ad accenderne uno poco al di sopra del 3%. Dall’altra parte gli eurirs a 20-25 anni viaggiano al 2,2%, quindi aggiungendo uno spread del 3%, si avrà un tasso fisso del 5% nella migliore delle ipotesi, più costoso del variabile di 200 punti base
 
Chi teme che il variabile salga potrebbe essere rincuorato dai future sugli indici euribor, tutti concordi nell’affermare che l’euribor a 3 mesi continuerà a scendere fino alla fine del 2013, per poi risalire lentamente e raggiungere l’1,9% nel 2017
 
Concludendo quindi, per i prossimi 5 anni gli euribor resteranno al di sotto degli eurirs, garantendo a chi ha scelto un mutuo a tasso variabile un risparmio sicuro
 
 

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