Commenti: 1

 Secondo le indiscrezioni che circolano in questi giorni, la nuova strategia energetica nazionale sarà finalizzata a massimizzare il risparmio energetico. Il programma che stabilirà le direttive per l’approvvigionamento, la produzione e il risparmio di energiaè attualmente al vaglio del ministero dello sviluppo economico (mise)

Come anticipato dallo stesso ministro corrado passera, fra gli obiettivi da realizzare entro il 2020 vi è: l’allineamento dei prezzi delle materie prime all’ingrosso (elettricità, carburanti e gas) ai livelli europei; la riduzione delle importazioni dall’estero (l’obiettivo è scendere a 48 miliardi di euro dagli attuali 62); l’aumento dell’efficienza energetica interna, anche grazie alla produzione da fonti rinnovabili come l’eolico; investimenti per 180 miliardi sulla green e white economy, ovvero sugli impianti di energia rinnovabile e sulle tecnologie più efficienti (a cominciare dagli elettrodomestici che appartengono alla classe a) nonché sulle infrastrutture di trasporto e stoccaggio (reti elettriche, metanodotti e rigassificatori)

Grazie a questa strategia energetica nazionale, si dovrebbero ottenere risultati migliori rispetto a quelli definiti in sede comunitaria. In particolare, se i programmi del mise venissero realizzati, l’Italia dovrebbe essere in grado di ridurre le emissioni di gas serra del 19%; aumentare la quantità dei consumi derivanti dalle rinnovabili del 23%; diminuire del 10% l'utilizzo dei combustibili fossili e, grazie alla maggiore efficienza energetica, abbassare il livello dei consumi primari

Con la strategia energetica nazionale, la bolletta energetica del paese e delle singole utenze sarà meno salata. I benefici non si limitano, però, alla sola questione economica e ambientale. Non bisogna, infatti, dimenticarsi della ricaduta occupazionale che il provvedimento ministeriale favorirà. In particolare, nella bozza del ministero si parla di “investimenti per circa 15 miliardi di euro, 25.000 nuovi posti di lavoro e un risparmio sulla fattura energetica di circa 5 miliardi di euro l'anno”

Per favorire il raggiungimento degli obiettivi definiti nella strategia energetica nazionale e garantire l’applicazione dei migliori standard di tutela ambientale e sicurezza sul lavoro, è necessario un consistente impegno in ricerca e sviluppo (r&s). Funzionale a questo scopo è anche l’abbattimento della burocrazia e la creazione di nuovi poli tecnologici. Tutti i punti del provvedimento dovranno, inoltre, essere sottoposti al confronto politico con le regioni, i soggetti industriali e i sindacati interessati

Ottieni subito il tuo Ape con idealista

Richiedilo subito e un nostro tecnico ti chiamerá per fissare un appuntamento e visitare il tuo immobile. Riceverai il tuo attestato di prestazione energetica in modo facile e sicuro.

Richiedi la certificazione energetica
Vedi i commenti (1) / Commento

1 Commenti:

17 Settembre 2012, 18:14

Chi ha scritto il piano energia del Governo o è ignorante in energia o ci prende in giro, perchè ad arte parla solo di 25.000 occupati nel deep drilling sapendo bene che il fossile ne perde 50.000 in raffinazione-chimica per cui il saldo è meno 25.000.Dopo qualsiasi piano energia non ha sviluppo se il mix non è 50-50 cioe' 50% fossile e 50% rinnovabile.Si vede proprio che il Governo non vuole creare occupazione in energia e questo è da mentecatti.
Finiamola una volta di far passare verde cio' che non è verde:i gasdotti,gli hub gas liquido,le trivellazioni sono fossili e non si dica che queste salvano l'Italia,no la distruggono.L'hanno detto a Clini per le Tremiti ma Lui da maleducato ha risposto che il decreto gli permette le trivellazioni che vuole.Che sono 2500 per 10 addetti per arrivare al totale di 25.000:questi non saranno giovani italiani ma stranieri sottopagati per cui importiamo 25.000 lavoratori esteri perchè il mestiere su piattaforme è duro e pericoloso e si affronta solo per pozzi consistenti non per minipozzi da 5 miliardi annui x10 anni=50 miliardi quando il sottoscritto per 20 miliardi impiega 720.000 giovani e fattura 125 miliardi annui per 100 anni che è la vita media dell'hydro modulare.Ieri Recchi al Corsera ha detto che l'Italia non ha un piano energetico autonomo.E' un bugiardo perchè il mio piano in varie versioni e' Fermo da 10 anni al MISE e solo Lui lo sta ostacolando perchè non conosce l'energia ibrida dove ottimizziamo rinnovabile e fossile usando gli impianti esistenti.Poi una riduzione di smog e CO2 vergognosa al 20% quando io progetto al 75%-80% di riduzione.Spendere 180 miliardi piu' 30 di hub gas liquido(con 10 navi rigassificatrici spendiamo 3 miliardi e ne recuperiamo 27)cioe' spendere 210 miliardi per non creare un posto di lavoro è da nobel in diseconomie energetiche.Questo piano è da rifare perchè non prevede sviluppo ed occupazione e consiglio al MISE la formula del DOE Usa che da gli incentivi collegati ai posti di lavoro con una semplice formula.Vedrà che levando 180 miliardi di stupidate e concentrandoci sull'energia ibrida portiamo a casa i 720.000 posti del mio progetto,voglia o non voglia l'Eni.
Eni che ancora ieri nega che esistano biofuels HTSE ad 1 euro alla pompa.Va bene tutto ma dire falsità ci rende ridicoli nel mondo come dare i contributi per emergenza alle centrali gas-oil(spreco confermato da Clini che invece di proteggere ambiente e mare pensa a distruggerlo ma zitti..per emergenze false nazionali come far andare a petrolio le central,vergogna!.

per commentare devi effettuare il login con il tuo account