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La disoccupazione giovanile è una delle conseguenze principali, in tutta europa, dell'attuale crisi economica. Ma secondo la ministra elsa fornero alcuni giovani sarebbero un po' choosy, ossia schizzinosi, al momento di cercare un impiego. La ministra del lavoro, conscia della gaffe, smentisce le proprie parole in pochi secondi, ma come altre volte in passato, le sue dichiarazioni fanno scalpore

Dopo i bamboccioni, dunque, è tempo degli schizzinosi. Secondo la nostra classe dirigente i giovani italiani sarebbero affetti da indolenza, pigrizia, puzza sotto il naso e mammonismo acuto

Eppure, nonostante la pioggia di critiche piovute addosso alla ministra, le sue dichiarazioni arrivano in concomitanza con la diffusione di un rapporto assai distruttivo per il nostro paese. In tutta europa, infatti, i neet, acronimo di not in education, employment or training, cioè coloro che non non studiano, non lavorano, né si preparano in alcun modo, sono 14 milioni. Di questi ben 2 milioni sarebbero italiani

Il distacco di queste persone dal mondo del lavoro ha un costo, sia in termini di mancata partecipazione, che di esclusione sociale, presente e futura. Si calcola che l'europa spende l'1,2% del proprio pil per mantenerli, cifra che in Italia aumenta fino al 2,06%

Non è il valore più alto in termini percentuali, ma èprimo posto in termini assoluti: 32,6 miliardi di euro. A seguire francia (22 miliardi), regno unito (18), e spagna (15,7). In termini relativi, il primato spetta alla bulgaria, dove la mancata integrazione dei neet nei circuiti economici ed educativi rappresenta il 3,31% del pil, seguita da grecia (3,28%) e irlanda (2,77%)

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16 Commenti:

23 Ottobre 2012, 12:19

Bisogna compatirla: la sua unica esperienza di giovani in cerca di lavoro è stata quella della figlia che faceva la schizzinosa su quale cattedra scegliere. "Quale preferisci figliola?" ... "voglio quella vicino a voi" ...."ma certo, mi apiccola choosy". Capite? era solo un vezzeggiativo ....

23 Ottobre 2012, 12:56

Al di là delle simpatie/antipatie per il ministro mi trovo in pare d'accordo con lei. Non si può dire che questa choosiness sia la causa dell'aumento della disoccupazione giovanile però è vero che tanti laureati non vogliono abbassarsi a fare lavori più "umili" perché hanno il titolo. C'è anche da dire che la fornero non è la causa di questa crisi ma la conseguenza. Se oggi dobbiamo stringere la cinghia è perché abbiamo permesso ai politici di fare quel che meglio gli pareva. Dove eravamo noi italiani negli ultimi vent'anni? ecco, chi è causa del suo mal pianga se stesso

24 Ottobre 2012, 18:23

In reply to by Giano (not verified)

Ma dimmi un po`perché chi ha talento per fare l'insegnante o, lo scienziato si deve abbassare a fare il netturbino? Questa storia non mi é nuova! é il modello di vita pari a vivere per sopravvivere e, vivere nel pieno senso della parola é riservato a chi ha soldi. Il liberalismo non mi sembra la risposta giusta per procurare lavoro e rispetto della propria personalità , anzi diventi più povero ma anche più asino perché non si fa posto alla cultura e, certamente non mi meraviglia che nella vita politica si sceglie spesso anche le persone sbagliate! codeste persone non sono certamente interessate al tuo futuro.

antonino
5 Febbraio 2016, 15:40

In reply to by Giano (not verified)

MI SEMBRA EVIDENTE CHE UNA PERSONA CHE HA CONSEGUITO UNA LAUREA NON PUO' ANDARE A FARE LA DONNA DELLE PULIZIE O L'UOMO A FARE L'OPERATORE ECOLOGICO PER PULIRE LE STRADE.

23 Ottobre 2012, 13:30

Il problema non sono quelli che non scelgono, ma quelli che scelgono paghe da fame perche' papa e mammina possono permettersi di pagargli l'appartamento in centro...ne conosco una decina tra miei amici solo a Milano.

L'unico sistema e' bastonare di tasse chi ha troppo cosi' si aggiusta il mercato, oltre a riformare la giustizia e imporre forti selezioni meritocratiche nello studio.

23 Ottobre 2012, 14:02

Io ho una laurea in veterinaria e mi sarei adattata a fare altro.ho cercato come commessa, barista, cassiera, impiegata ma nessuno mi ha cagata.
Spesso chi offre lavoro "umile"i laureati neanche li considera, forse perchè temono di essere mollati nel momento in cui il laureato dovesse trovare un lavoro consono.
Ho fatto 5 anni di libera professione in nero, gratis e sottopagata lavorando anche le notti e i weekend.
Poi ho detto basta allo schiavismo e ho fatto l'informatore scientifico per 2 anni e ho iniziato finalmente a vedere qualcosa che somigliava a uno stipendio.
Ora c'è crisi anche lì e io mi sono messa a fare contratti di fornitura energetica alle imprese per un noto produttore elettrico.

Bisogna dire no allo schiavismo nel mondo del lavoro, è un sacrosanto diritto e una sana decisione.....altro che choosy.

Ah, apro una parentesi immobiliare: mi sarei anche trasferita lontano da mammina ,ma gli affitti esorbitanti si mangiavano 2/3 dello stipendio. 600 euro per 40mq vi sembra sensato?

23 Ottobre 2012, 14:57

Le basterebbe fare personalmente la spesa per accorgersi che spesso alla cassa c'è un laureato.

23 Ottobre 2012, 16:12

Vabbè tutto, ma essere rimbrottati da una che non ha nessuna idea di come si può vivere un'esistenza normale è davvero troppo. Ci vuole rispetto

23 Ottobre 2012, 22:04

Arroganti e supponenti, il peggior governo dal dopoguerra ad ora....oltre a bastonarti(volutamente e capillarmente) ti prendono anche per il culo....chissà cosa vedono riflesso quando si guardano alla specchio in qualche momento di rara sincerità esistenziale.
Nessuna invidia.

24 Ottobre 2012, 9:50

Interessante considerazione da parte di un ministro verso i giovani visto e considerato che sua figlia è stata privilegiata. Prima di parlare dovrebbe riflettere e prima di buttare addosso ai giovani visti da questo governo come una risorsa per il nostro popolo invece di rimbrottarli dovrebbero apprezzare anche le difficoltà che affrontano per trovare una loro collazione in questo mondo. I giovani devono ringraziare i loro genitori che li sostengono e non come una commentatrice addita questo aiuto come un rimbrotto. Certo ad ogni epoca ci sono le difficoltà da affrontare un po' come i nostri padri hanno dovuto alla loro epoca affrontare. La speranza e la forza di carattere deve resistere nei giovani e devono camminare a testa alta senza ascoltare commenti assai poco intellegenti di un minitro che a quanto pare invece di apprezzare i giovani li disperzza.

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