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Più che un buco nel bilancio, è una vera e propria voragine quella scoperta dall'operazione pulizia voluta dal sindaco di Napoli Luigi de magistris. 850 milioni di passivo emersi dalla cancellazione di entrate fittizie e che per anni sono stati considerati come attivi dalle varie giunte

Tasse sui rifiuti, multe e altri tributi mai riscossi hanno contribuito per decenni a gonfiare il bilancio. Un bilancio che adesso, con la cancellazione di questi ingenti residui attivi inesigibili o di dubbia riscossione, propenderà ancora di più verso la voce "passivo". Come rivela l'agenzia di rating ftch, infatti, il comune ha un debito di 1,6 miliardi pari al 120% delle entrate. Un debito che ha spinto l'altra grande agenzia, moody's a tagliare ulteriormente il rating del comune

Oltre alle entrate fittizie, a pesare sul bilancio, ci sono anche le perdite delle imprese municipalizzate. Bagnoli futura ha perso 18 milioni dal 2008 al 2010, metronapoli 4,9 milioni, le terme di agnano 3,7 milioni. Per non parlare degli 1,3 miliardi di debiti commerciali delle aziende partecipate del comune

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