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L'istat ha reso noto un documento in cui sono contenute le prospettive per l'economia italiana nel 2012-2013. Quasi tutto è negativo, sebbene vi siano alcuni spiragli di miglioramento a partire dalla fine dell'anno prossimo

Ecco i punti principali contenuti nel documento che potete visualizzare in forma completa in pdf:

- La disoccupazione aumenterà, portandosi con tutta probabilità dal 10,6% all'11,4%

- La recessione continuerà nel 2013, con il pil a meno 0,5%. Meglio comunque del meno 2,3% previsto per quest'anno

- Gli investimenti sono in picchiata nel 2012 (-7,2%) ma la caduta rallenterà l'anno prossimo (-09%)

- I consumi dovrebbero registrare una contrazione del 3,2% nel 2012 e sarebbe ancora in calo l'anno prossimo (-0,7%) come conseguenza delle difficoltà nel mercato del lavoro

- La domanda estera sarà il motore principale delle imprese italiane, in segno positivo, sempre che il rallentamento dell'economia mondiale non si riacutizzi

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4 Commenti:

6 Novembre 2012, 12:17

Se non spostiamo le tasse da chi "lavora" a chi "possiede" non ripartiremo mai. Tanto per fare un esempio la franchigia sulle tasse di successione è pari a 1.000.000 per ogni erede in linea diretta. Quindi un coniuge+2 figli fanno 3.000.000 . Se considerate che il valore degli immobili si calcola in base alle rendite catastali vuol dire che in questo caso si potrebbero ereditare una ventina di appartamenti senza sborsare un euro.

Guy Fawkes
7 Novembre 2012, 11:52

Dalla rivoluzione francese (testo modificato per l'Italia)

I cittadino omesti e lavoratori dipendenti costituiscono il 98% della popolazione ed e' la classe maggiormente tassata,
In quanto la tradizione del governo italiano prevede dei consistenti privilegi per i cetti piu' abbienti (2% della popolazione pensate)
Licenziamenti, esodati,prezzo benzina davvero da rivoluzione,ecc,ecc,ecc
Porteranno in questi anni ad una forte inflazione,
Mentre le tasse elevate non bastano allo Stato per soddisfare le proprie esigenze.
Il prezzo della spesa aumenta a dismisura, costringendo la gente comune alla miseria.
La situazione economica e' aggravata anche dagli sprechi e dai costi delle guerre fino ad oggi sostenute.

Ci facciamo calpestare dal 2% della polopazione

Se il 98% si incazza davvero li spazziamo via

9 Novembre 2012, 15:17

Il problema che l'italiano non ha mai le palle per dire nulla! un terzo della popolazione alla fame.. Ma tanto poi si guarda la partita in tv!

22 Marzo 2013, 22:30

Le palle le abbiamo,bisogna tirarle fuori,ma per vie democratiche;comincia a non votare più i soliti coglioni che non difendono i tuoi interessi;sciegli chi stà fuori dal coro;chi ha il coraggio di voler cambiare sto paese mettendosi contro tutti,hai capito di chi sto parlando.Diamogli poi tempo però,c è stato un coglione che ci ha messo 20 anni a rovinarci,mentre fino all anno scorso era l unico in Italia che aveva le aziende che erano in attivo.

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