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La certificazione energetica non è ancora una discriminante importante nell'acquisto di una casa esistente, perché in Italia, salvo per le nuove costruzioni, vale ancora la regola del "visto e piaciuto": se vedo un immobile che mi piace lo compro, la classe energetica non mi interessa. A dirlo è Beatrice zenolini, consulente fimaa Milano, monza e brianza intervistata da idealista news nella cornice del meca 2012

A quasi un anno dall'entrata in vigore del Decreto sulla certificazione energetica obbligatoria negli annunci di vendita e affitto , La zenolini fa un bilancio per capire come agenti immobilari e proprietari hanno recepito l'obbligo. Se da parte delle agenzie c'è una particolare attenzione e molte di esse si sono attrezzate con delle convenzioni, i proprietari sono ancora restiti considerando che la certificazione ha un costo che devono sostenere a priori, prima di vendere o affittare l'immobile

Oggi il proprietario, infatti, non è ancora preparato a capire l'importanza di una certificazione ad alta prestazione rispetto al prezzo ed è disposto anche a fare un'autocertificazione - che tra l'altro oggi non è più permessa- senza capire che in questo modo sta deprezzando il suo immobile. In Italia, come già avviene in altri paesi, il valore dell'immobile e il valore della certificazione devono andare di pari passo

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5 Commenti:

20 Novembre 2012, 10:22

La certificazione energetica è solo una tangente

20 Novembre 2012, 11:35

Confermo totalmente.
I costruttori ci hanno provato a ricaricare 500 euro al mq sulle nuove costruzioni in classe A, quando i loro costi sono pari ad un decimo. Spesso Una facciata ben fatta in muratura/marmo/etc costa di più del "cappotto" che permette di eliminare totalmente la finitura della facciata
Inoltre non ci crede nessuno che se per riscaldare un appartamento in classe g si spendono 1000 euro, per un appartamento in classe a se ne spenderebbero 100.
La solita fregatura a cui hanno abboccato in pochi, ed hanno fatto bene

20 Novembre 2012, 12:52

L'articolo mi sembra contraddittorio.

Prima dice che "se vedo un immobile che mi piace lo compro, la classe energetica non mi interessa" e poi che "il proprietario non è ancora preparato a capire l'importanza di una certificazione ad alta prestazione rispetto al prezzo ed è disposto anche a fare un'autocertificazione"

Veramente se, come dice la prima frase, agli acquirenti non interessa la classe energetica, il proprietario ha capito benissimo che se risparmia non fa un soldo di danno...

Forse intendevano dire che è l'acquirente che non ha ancora capito l'importanza della certificazione energetica.

20 Novembre 2012, 17:07

Bravo anonimo #3: abbiamo pensato la stessa cosa! comunque confermo che la classe energetica è l'ultima cosa che si guarda quando si sceglie una casa. L'ennesima trovata del governo per complicare ancora di più la vita. Se cominciassero a tenere spenti i riscaldamenti negli edifici della pubblica amministrazione quando fuori ci sono 20 gradi si comincerebbe a risparmiare sul serio e ad inquinare di meno! ma ahimè....siamo in Italia e la coerenza non ci appartiene.

21 Novembre 2012, 13:24

Se cominciassero a tenere spenti i riscaldamenti negli edifici della pubblica amministrazione quando fuori ci sono 20 gradi si comincerebbe a risparmiare sul serio come sei ottimista. A me è capitato un giorno torrido a mezzogiorno del primo maggio con 30 gradi di temperatura esterna di trovare i termosifoni accesi ancora accesa nella sala d'aspetto di una stazione ferroviaria.

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